Simone Turchetti
«Lennesimo sfregio verso il territorio della provincia di Roma, perpetrato dal sindaco Veltroni e dalla sua amministrazione». Forza Italia non usa mezzi termini per definire il trasferimento degli 800 rom dal campo di vicolo Savini al campo di Decima Malafede, nel XII Municipio. Il «jaccuse» è stato lanciato ieri in una conferenza stampa a Palazzo Valentini a cui hanno preso parte leuroparlamentare Stefano Zappalà, il deputato Luigi Muratori, il consigliere regionale Gianni Sammarco, i consiglieri provinciali Giuseppe Cangemi, Andrea Napoleoni, Mario Cacciotti, i consiglieri comunali Giuseppe Failla e Fabio De Lillo, il consigliere del XII municipio Pasquale Calzetta, e la coordinatrice regionale Beatrice Lorenzin.
«Veltroni esporta i suoi problemi creando solo campi di concentramento» ha accusato Stefano Zappalà, spiegando i problemi legati al trasferimento. A partire dalla Pontina, unarteria importante e molto pericolosa, lungo la quale i rom parcheggiano le loro auto, peggiorando così viabilità e sicurezza. Inoltre, nelle vicinanze del nuovo insediamento esistono già due campi nomadi, quello di Tor dei Cenci e quello, abusivo, di via di Tor Pagnotta. «Il numero di nomadi a Roma è cresciuto in quattro anni da 10 a 15mila», ha denunciato la Lorenzin, che ha sottolineato l«incapacità dellamministrazione comunale di rispondere al problema». Di «costo sociale elevatissimo» hanno parlato invece De Lillo e Failla: «Si sta innescando una guerra tra poveri dando i bonus casa a nomadi, non stanziali per natura, danneggiando le famiglie già in lista dattesa per le abitazioni popolari». Intanto, Calzetta ha fatto sapere che il XII Municipio non ha i fondi per occuparsi dei rom trasferiti: «Da anni chiediamo al Comune un contributo per risolvere lemergenza dei campi abusivi».
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