Ma va, ormai è roba superata. Lerotismo velato? Piace solo nella terza età. Le allusioni vedo non vedo? Siamo nellepoca della sintesi, signori, meglio andare subito al sodo. E Christina Aguilera lha fatto. Il suo nuovo video è unenciclopedia della provocazione sessuale che, per capacità riassuntiva, sarebbe da studiare nei licei. In Not myself tonight, che sabato ha fatto il suo esordio su vevo.com e in Italia su sonymusic.it, non si perde neanche unoccasione per stuzzicare il pubblico maschile e aggiornare quello femminile. Nellordine: abbigliamento da lap dancer, pose da kamasutra, bacio lesbo, riferimenti espliciti alla fellatio, groviglio di corpi seminudi allinterno di una chiesa. E poi i versi della canzone che, per quanto contino, sono la sublimazione freudiana della voglia repressa di trasgressione: «Sto per fare cose che normalmente non farei/ La mia vecchia personalità se ne è andata e io mi sento nuova». Perciò: «Bacerò tutti i ragazzi e le ragazze/ Qualcuno chiami il dottore perché ho perso la ragione». Insomma, un testo che è linvito, scherzoso a dire il vero, a togliere tutti i freni a mano morali, specialmente se legati al costume sessuale. Intanto la canzone è un martello techno dance con un giro di basso e tastiere che nei club diventerà un classico da notte fonda. Un bel groove, si dice. Serve ad annunciare il nuovo cd Bionic, pronto dall8 giugno a diventare uno dei più venduti dellanno. Lei, che torna dopo quattro anni e un bambino, ha cambiato unaltra volta registro e, dopo le divagazioni vintage di Back to basics, sciccosissime e assai riuscite, stavolta non fa sconti e scende sullo stesso campo di Lady Gaga.
Vuoi la guerra? Bene, eccola.
Daltronde in un poco più di un anno la sua erede ha totalizzato tanti di quei record da mettere preoccupazione a tutte quelle, da Madonna in giù, che sono diventate matte per spostare sempre più in avanti il confine del pudore. Per capirci, il nuovo video Telephone di Lady Gaga ha totalizzato più di un miliardo di spettatori sul web, esibendo in mondovisione i nuovi glutei rassodati di Gaga, come la chiama Beyoncé che è ospite della trama, più una congrua serie di immagini ginecologiche, oltre al solito cotè lesbo che è ormai dobbligo anche per la più monacale delle aspiranti dive. Insomma, un trionfo di contatti su YouTube e di chiacchiericcio trasversale. A tutto questo si aggiunge che Lady Gaga, fino allanno scorso una qualunque wannabe americana, una di quelle che lavoravano dal mattino alla sera per diventare qualcuno, secondo i lettori di Time è ormai più influente di Obama e secondo i redattori della stessa fondamentale rivista è tra «gli artisti che più influenzano il nostro mondo». Se poi ci mettete anche il particolare che Gordon Brown, il polveroso e irascibile premier inglese, uno che la musica mai nella vita, ha addirittura detto che «a Madonna preferisco di gran lunga Lady Gaga», allora il gioco è fatto. È lei ormai il pericolo pubblico numero uno e diamocele di santa ragione. Naturalmente il campo di battaglia è il più proficuo per ogni popstar, ossia la morale comune, mica leugenetica o il sistema elettorale. Più in là si va, meglio è. Liberi tutti. Lady Gaga, che in quanto a voce perde il confronto anche con lultima delle coriste, ci mette il suo sadosurrealismo e la maniacale diversificazione dei dettagli guardarobieri e scenografici, diversi in ogni concerto e in ogni seduta davanti allobiettivo. Essendo molto diretta, ha così efficacemente riassunto la sua corsa al successo: «Ho fatto vedere la vagina a tutti». Complimenti: non è vero ma rende lidea e, oltretutto, è un bel manifesto di autoironia. Invece Christina Aguilera, che ha decisamente una voce fuori dal comune visto che persino Rolling Stone lha dovuta inserire tra le cento migliori cantanti di tutti i tempi (ed è la più giovane di tutte), è a metà tra una sciantosa anni Trenta e una disinibita cheerleader di quelle che fanno impazzire i college americani. «Sono scioccata, Christina è davvero molto brava», lha appena benedetta una che se ne intende, Cher, con la quale ha girato il film Burlesque in uscita da noi a gennaio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.