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Video con i giornalisti rapiti a Gaza: «Liberate detenuti di Guantanamo»

Gaza. Settantadue ore. È questo il termine dato al governo statunitense dal gruppo palestinese «Brigate della Santa Jihad», finora scononosciuto, per la liberazione del giornalista della Fox, l’americano Steve Centanni, e del suo operatore, il neozelandese Olaf Wiig. In cambio della vita dei due inviati, la Casa Bianca dovrebbe concedere la scarcerazione a tutti i prigionieri musulmani di Guantanamo. Centanni e Wiing, che erano stati rapiti lo scorso 14 agosto, a Gaza City, sono apparsi ieri in un video fatto pervenire dal gruppo terroristico all'agenzia palestinese «Ramattan». Seduti su una coperta a gambe incrociate, uno accanto all'altro e davanti ad un drappo nero, i due giornalisti si sono rivolti alle proprie famiglie: «Siamo vivi e stiamo bene, in buone condizioni di salute», ha affermato Centanni, visibilmente emozionato. Ha poi chiesto «di fare tutto il possibile per essere aiutati a uscire» dall'incubo che stanno vivendo da dieci giorni. Il giornalista ha parlato della propria prigionia e di come gli sia consentito di nutrirsi, di bere e di lavarsi. Centanni ha passato poi la parola a Olaf Wiig che, mettendosi la mano sul petto (nel gesto di saluto tipico dei musulmani), ha detto: «Io so che la mia famiglia sarà pronta a farlo, ma se voi potete esercitare ogni possibile pressione, sia qui a Gaza che in Cisgiordania, questo sarà molto apprezzato sia da me che da Steve». Gli osservatori palestinesi ritengono che il linguaggio usato faccia supporre che i rapitori appartengano a un gruppo legato ad Al Qaida.

Un appello per la liberazione dei due giornalisti della Fox è giunto anche dal premier palestinese Ismail Haniyeh, esponente di Hamas.

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