«Vieni nella mia baracca in pineta». E la violenta

«Vieni nella mia baracca in pineta». E la violenta

Stefano Vladovich

La porta in pineta, la violenta. A meno di 24 ore dal fatto l’uomo, un romeno di 21 anni, è stato arrestato. Si è consumata a Ostia l’ennesima storia di degrado ed emarginazione che vede protagonisti gli immigrati dell’Est. Lui, I.C., un clandestino romeno che vive nella baraccopoli delle Acque Rosse, lei una spagnola di 20 anni da tempo residente ad Acilia.
I due si conoscono in un’agenzia pubblicitaria per un lavoro di volantinaggio. Si frequentano un po’, sembrano «filare» come tanti altri giovani. L’altro pomeriggio si danno appuntamento sul piazzale antistante la parrocchia Regina Pacis. Rimangono a parlare per ore su una panchina, prima assieme ad altri amici, poi da soli, infine decidono di andare a casa. Ma la casa di Ivan è sotto gli alberi, nella bidonville della pineta tra via delle Azzorre e il depuratore. Laura (chiamiamola così) lo accompagna. La ricostruzione di ciò che accadrà successivamente, la poveretta la dovrà fare ai carabinieri di via dei Fabbri Navali mentre viene trasportata al pronto soccorso del Grassi: «Volevo andar via, uscir fuori dalla sua tenda, lui si offre di farmi strada in mezzo ai rovi. Finge più volte di perdersi, dice che non sa trovare più la direzione giusta, intanto mi costringe a camminare per strani sentieri. Poi, all’improvviso, mi salta addosso».
La ragazza si rende conto della situazione e viene colta da un attacco di panico. Prova a fuggire, urlando a più non posso. Ma Ivan è sempre alle sue costole. L’epilogo, purtroppo, è simile a quello di mille altri: l’afferra alle spalle, la picchia selvaggiamente fino a farla cadere. Poi cerca di strapparle i vestiti, gonna e camicetta, per avere un rapporto completo. Laura lo implora, piangendo e singhiozzando. Le suppliche della ventenne convincono il romeno a lasciar perdere. Almeno in parte: dopo averla costretta a un umiliante rapporto orale Ivan l’abbandona in una radura: «Se parli ti ammazzo!». Alle 21.30 di mercoledì Laura si ritrova in fondo a via delle Baleniere, a pochi passi dalla via del Mare. Chiede aiuto, ferma un’auto, riesce a telefonare al 112. Arriva una radiomobile dei carabinieri. I militari la soccorrono e la trasportano in ospedale: trauma cranico e contusioni facciali la diagnosi.


«Siamo stati sulle tracce dell’aggressore tutta la notte - spiega il capitano Saverio Spoto, comandante della compagnia Ostia -. Abbiamo individuato la piccola tendopoli ma lui non c’era. La mattina seguente l’abbiamo bloccato all’uscita della mensa Caritas, sul lungomare Paolo Toscanelli, e arrestato per violenza carnale, lesioni e minacce».

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