Cronaca locale

Vietato accendere camini e stufe

Approvata dalla giunta la delibera sulla qualità dell’aria proposta dall’assessore Zambetti

Vietato accendere  camini e stufe

È scattato il divieto, preannunciato venerdì scorso, che impedisce fino al 31 marzo di usare la legna per riscaldare camini e stufe negli edifici civili dotati di un altro impianto termico, mentre è stata prorogato, fino alla stessa data, il fermo dei veicoli più inquinanti per cinque ore al giorno, in vigore dal 2 novembre e che sarebbe dovuto terminare il 3 dello stesso mese. Lo stabilisce la delibera sulla qualità dell’aria, proposta da Domenico Zambetti, assessore alla qualità dell’Ambiente e votata ieri dalla Giunta regionale. «Lo scopo della delibera - ha spiegato Zambetti - è contribuire a limitare le emissioni nocive di polveri sottili in un periodo critico come quello che stiamo attraversando. La nostra strategia - continua l’assessore - è fatta, come sempre, di interventi per fronteggiare l’emergenza e di azioni strutturali, fissate nel Piano quinquennale 2005-10 da 550 milioni di euro, apprezzato e riconosciuto ufficialmente dalla Commissione Europea, che contiene un ampio ventaglio di misure concrete e innovative su tutte le fonti inquinanti».
Soddisfatto il presidente della Regione, Roberto Formigoni, che commenta: «Con il provvedimento approvato oggi aggiungiamo altri due importanti tasselli al mosaico di misure per contrastare l’inquinamento atmosferico che stiamo realizzando da diversi anni e che hanno già portato ad ottenere risultati positivi. Va sempre ricordato - continua il governatore - che l’aria che respiriamo oggi è migliore di quella di dieci anni fa, nonostante siano aumentati tutti i “fattori di pressione” sull’ambiente».


I due provvedimenti vanno ad aggiungersi alle recenti iniziative assunte dalla Regione, quali i controlli a tappeto sugli impianti di riscaldamento e sulle temperature negli edifici eseguiti dalla task force di 25 ispettori e l’operazione di controllo straordinario delle emissioni dei veicoli effettuata da Polizia Locale e tecnici di Arpa, grazie ai nuovi opacimetri.

Commenti