Un gesto disperato ma nello stesso tempo lucido e macabro. La battaglia contro la depressione, una malattia durata probabilmente anni, era ormai persa. Lui, una guardia giurata di 37 anni di Como, non aveva più voglia di vivere, aveva deciso di chiudere la porta in faccia alla vita, definitivamente. Così ieri mattina la decisione di uccidersi nel giardino interno dellospedale SantAnna di Como. La tragedia ieri mattina allalba. Luomo si è sparato un colpo di pistola con larma dordinanza. Il luogo scelto per uccidersi non è stato casuale, il progetto era infatti lucido, probabilmente pensato per giorni, per mesi: aveva scelto di fare quel gesto estremo proprio vicino al Pronto Soccorso dellospedale perché il suo ultimo desiderio era aiutare gli altri a vivere; luomo avrebbe infatti voluto donare i suoi organi perfettamente sani. Era il suo sogno finale: lasciare in eredità la vita.
Lui, dopo tutti quegli anni passati a combattere contro il male oscuro della depressione, aveva deciso di scomparire, di uscire di scena. Luomo che non era sposato e non aveva figli, aveva sperato fino alla fine che quel suo gesto drammatico sarebbe servito almeno a far felice qualcuno. I soccorritori lo hanno desunto dal tesserino dellAido, lassociazione italiana per la donazione degli organi, che luomo aveva lasciato accanto a sé. Ma il desiderio delluomo non è stato esaudito: la guardia giurata non aveva fatto i conti con il tempo.
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