Ancora qualche minuto e per la pensionata, scivolata mentre pedalava vicino alle acque del Villoresi, non ci sarebbe stato più nulla da fare. A salvarla invece è stato il coraggioso intervento di un giovane vigile urbano, che non ha esitato a tuffarsi, lottando con la forte corrente e riuscendo in unimpresa quasi impossibile, visto che prima dora nessuno era mai stato ripescato vivo dopo essere finito nel canale. La sua determinazione, ma anche un fisico ben allenato, hanno avuto la meglio: Teresa M., 73 anni, è stata portata a riva e successivamente ricoverata all'ospedale di Legnano. Nonostante la brutta avventura e letà riuscirà a cavarsela, mentre per lagente della polizia locale si prospetta una benemerenza civile, a gran voce reclamata dai cittadini di Arconate, dove presta servizio.
È successo qualche giorno fa, poco prima delle 17. La pensionata sta tornando a casa in bicicletta, percorrendo la pista ciclopedonale a ridosso del canale. Improvvisamente viene colta da un malore. Cade dalla bici e nel tentativo di sorreggersi alle barriere di protezione in legno che delimitano la pista dal Villoresi, scivola e finisce in acqua. La drammatica sequenza balza allocchio di un passante, che si trova poco distante e che sta tornando in paese. Luomo vorrebbe dare una mano alla pensionata, ma non ne ha la forza e neppure letà. In compenso in tasca ha un cellulare sul quale è memorizzato il recapito di Massimo Castrucci, un ex carabiniere ausiliario da dicembre in forza al locale comando dei ghisa. Lo conosce e sa che è un giovane deciso e coraggioso. Gli telefona con voce ansimante e gli chiede di correre subito sul posto, dove si sta consumando la tragedia. La donna infatti è già in mezzo al canale che annaspa, trascinata da una corrente che da lì a poco non le darà più scampo. Anche se fuori servizio, lagente capisce che la vita di quella donna potrebbe dipendere da lui. Così corre verso il luogo indicato lungo lalzaia, sino a raggiungere la zona della disgrazia. E non appena individua lanziana che sta affogando, senza alcuna esitazione si tuffa nelle acque gelide e la raggiunge, sottraendola alla forte corrente. Le operazioni di salvataggio durano una ventina di minuti supportate anche dallausilio di un altro suo collega e di alcuni passanti.
Tutti insieme formano infatti una sorta di catena umana, che consente al vigile altruista ed alla poveretta di essere trascinati fuori dalle acque. Alla fine Teresa è salva. Di lei si occupano i soccorritori del 118, che dopo una prima rianimazione la trasferiscono in ambulanza in ospedale.
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