La vigilessa

UNA CONIGLIETTA A TIENANMEN
Bai Ling ha uno sguardo da sciupamaschi e non le piace prendere ordini da nessuno. Lo ha fatto per tre anni, Guardia Rossa nell'Esercito di Liberazione Popolare, prima di scendere in piazza con gli studenti a Tienanmen, prima di fuggire in America a meritarsi un’altra vita. «Spirito Bianco» disobbediente lo è di natura: è stata la prima cinese a illuminare la copertina di Playboy, ha recitato la parte di un’avvocatessa che combatte gli orrori del sistema giudiziario cinese nel film L'angolo rosso. E il regime comunista non ha preso bene né l’una né l’altra. «Nel mio Paese - sospira incantevole - mi sento sempre un bersaglio». Ha un modo tutto suo di credere, obbedire e combattere: «Sono cresciuta in una Cina dove l'erotismo era proibito, ora per me il sesso è la più bella cosa del mondo. Spero di morire mentre faccio l'amore...». Cioè fate la guerra. Ma con amore.
NUDI ALLA META MA A FIN DI BENE
Con 15 dollari te li porti a casa tutti. Nove marines, uno più figo dell’altro, pettorali in vista e addominali a tartaruga. Negli Stati Uniti America’s Heroes 2007 è il calendario dell’anno, lo hanno voluto alcuni reduci dall’Irak per raccogliere fondi per i commilitoni feriti in guerra, pagare le costose medicine che servono per curarli, integrare pensioni governative da fame, aiutare le famiglie che non ce la fanno. Il sergente Rudy Reyes, mister Giugno, che ha combattuto in Irak e Afghanistan, parla per tutti: «Mai sentito in imbarazzo a posare. La nostra è una nuova generazione di marines». Con un grande attaccamento al Corpo...
L’ARMATA RUSSA È LA PIÙ AMATA
Oxana ha gli occhi verdi, un cervello da genio e una castagna che ti stende. Quando ha vinto il titolo di Miss Universo, prima russa ad arrivare fin lassù, era tenente istruttore della polizia di San Pietroburgo. Adesso è maggiore. La corona l’ha tenuta per quattro mesi poi ha preferito tornare in reparto, anche perché in America non l’hanno trattata proprio benissimo. In tv a lei, che è laureata in giurisprudenza e campionessa di arti marziali, chiedevano se le piacesse il vibratore, se al posto della carta igienica usasse la Pravda, e se avesse vinto perché era andata a letto con Donald Trump, sponsor del concorso. Oxana, 30 anni, ora si è buttata in politica con i nazionalisti e ha prestato il suo viso bello da svenire alla Max Factor. Papà è orgoglioso di lei. È un fisico nucleare. Ma anche quello della figlia mica scherza...
ISRAELE VIAGGIA IN RISERVA
Ne hanno catturate quattro. Natalie Niv, marinaia, sposata con un generale; Yarden Harelm, ex tenente del Mossad, specialista in M-16; Nivit Bash, security, con compiti top secret; Gal Gadot, miss Israele, addestramento militare. Sono «le divise più sexy del pianeta», le ha catturate la rivista Maxim, ma è stato il ministero degli Esteri israeliano a consegnarle. Lo scopo: cancellare l’immagine di un Paese che secondo l’ultimo rapporto è diventato, per colpa della guerra, sinistra e molto poco attraente. Tacchi a stiletto, guêpièrre con coppe sagomate, slip con laccetti, le modelle-soldato servono, spiega il console generale di New York Ariyeh Mekel, «a mostrare l’altra faccia d’Israele». La faccia a dire la verità si vede poco. Ma va bene lo stesso...
E DA NOI SEMAFORI A LUCI ROSSE
Sulle sue curve sbandare è facilissimo. Anche perché «appena gli automobilisti mi vedono si slacciano la cintura di sicurezza...». Ornella Roddi, istruttrice vigilessa del XIX gruppo di Roma, è uno dei 294 agenti della polizia municipale che hanno scelto il part time. Metà vigile, metà velina. Ventisette anni, mora, sposata con un ufficiale dell’Aeronautica militare, tipo che ti fa andare in iperventilazione, ha lavorato per Buona Domenica, Quelli che il calcio, Paperissima. Ma la divisa non la vuole lasciare: «Sono troppo affezionata». Prima di lei c’era stata Caterina Custo, Polizia Stradale di Chiavari, che aveva posato svestita da falegname per il calendario 2001 delle casalinghe, mese di novembre. E Barbara Marugo che ha infilato la strada contromano, dopo cinque anni da top model è diventata vigilessa a Milano. Scrive poesie e romanzi. L’ultimo si intitola Guardami negli occhi. Beh, provateci se siete capaci.
TROPPO BELLE PER RESTARE
Ma c’è anche chi per essersi spogliata è finita in mutande. Carol Shaya pattugliava i vicoli violenti del Bronx e adorava le missioni pericolose perché «quando la paura passa è come avere un orgasmo». Dopo aver dato il meglio di sé su Playboy, però è stata licenziata dalla Polizia di New York. Lo stesso destino di Michelle Manhart, sergente dell’Air Force Usa, sposata, due figli, una missione in Kuwait alle spalle. Si è fatta fotografare in divisa su Playboy di febbraio per poi restare pagina dopo pagina senza nemmeno le mostrine. «Non compatibile con i valori dell’Air Force» l’hanno giudicata i capi e congedata.

Al lanciere inglese Roberta Winterton, 20 anni, è stata invece fatale la copertina del Sun con lei in mimetica e guêpièrre. È rimasta senza lavoro. Interrogata sul suo futuro però ha preferito non sbottonarsi...
massimo.veronese@ilgiornale.it

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