Vigili del fuoco «campioni» d’interventi: 54mila l’anno

Alessia Marani

Roghi, incidenti stradali, soccorsi a persona. Poi interventi negli aeroporti e nei porti della provincia, quindi il recupero di mezzi pesanti, ma anche di animali in difficoltà. Tutto con mezzi semplici (a volte solo con l’astuzia e l’esperienza) oppure quelli speciali: il carrofiamma (con l’attrezzatura necessaria, per esempio, per liberare feriti rimasti incastrati negli abitacoli di vetture incidentate), il carroteli (nel caso di persone costrette a lanciarsi nel vuoto per sfuggire ai pericoli), la gru alta fino a venticinque metri, oppure il Drago (l’elicottero) o il Dragon (il carroschiuma utilizzato soprattutto per isolare da combustioni termiche aerei in atterraggio d’emergenza sulle piste). O ancora la chilolitrica. l’autobotte contenente fino a 25mila litri d’acqua, capace di rifornire «partenze» rimaste a bocca asciutta e non più in grado di tornare alla base per fare rifornimento. Insomma, dove c’è il pericolo ci sono i vigili. E sono stati ben 54.555 gli interventi compiuti in un anno dai pompieri del comando provinciale di Roma, vale a dire dal 31 agosto 2005 al 31 agosto di quest’anno. Gli uomini dei 27 distaccamenti della capitale e dintorni sono intervenuti 13.214 volte per spegnere incendi e 1.625 per incidenti stradali. Ancora, in porti e aeroporti hanno messo mano a 25 interventi, di cui tre per incendi ad aeromobili, sei per incendi a navi o traghetti, nove per emergenze a carrelli di aerei bloccati, tre per recupero di velivoli e quattro per ricerca di aeromobili. Per quanto riguarda invece gli incidenti stradali, i pompieri sono stati chiamati 12 volte e in altri otto casi hanno lavorato al ribaltamento di mezzi con merci pericolose. Sono stati 106 gli interventi legati a valanghe e frane e 189 quelli per straripamenti o inondazioni o ancora mareggiate. I pompieri poi in un anno hanno soccorso 2.861 persone e salvato 616 animali. Sono intervenuti anche 3.295 volte per ascensori bloccati e ben 11.389 per l’apertura di porte e finestre. Infine, gli interventi per infortuni sul lavoro sono stati 11 e quelli per fughe di gas 2.572. Intanto, ieri mattina, nella sede provinciale di via Genova è stata inaugurata la prima sala cronisti interna a un comando dei vigili del fuoco italiano. Sei postazioni divise da pannelli, con telefono e collegamento internet accessibile tramite codice personale, uno schermo sul quale seguire gli interventi delle squadre in tempo reale, un televisore con il collegamento al digitale terrestre. Questa la nuova sala cronisti allestita al terzo piano proprio vicina alla sala operativa del 115. «Sono orgoglioso - ha commentato il comandante provinciale Guido Parisi -, con questa cerimonia si mantiene un impegno preso un anno fa con l’ex comandante Domenico Riccio». Parisi ha evidenziato che attraverso la sala cronisti «si vuole fare anche divulgazione sul settore della prevenzione. Vogliamo che la sala diventi divulgatrice di “pillole di sicurezza”, una sfida che noi e voi dobbiamo affrontare». L’inaugurazione è anche stata, appunto, l’occasione per un bilancio. Gli interventi vari (soccorso a persone, animali, recupero salme) sono stati 27.517. Tra le chiamate, ci sono stati anche 1.407 falsi allarmi.

Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri, Giorgio Mazzini, capo del corpo nazionale dei vigili del fuoco, Luigi Abate, direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio, Patrizia Cologgi, coordinatrice del Servizio volontariato del Dipartimento della Protezione civile del Comune di Roma, Felice Addonizio, vice questore vicario e Guido Columba, presidente Unione nazionale cronisti.

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