Vigili in guerra con la giunta: e sparano multe

FirenzeÈ guerra, a Cascina, tra i vigili urbani e la giunta comunale presieduta da Moreno Franceschini, a guida di una maggioranza di centrosinistra allargata anche a Rifondazione. In questa cittadina del Pisano, la diatriba va avanti da un anno a colpi di multe, che gli agenti di polizia municipale lasciano sulle auto dei massimi rappresentanti delle istituzioni locali, a cominciare proprio dal primo cittadino. Ovviamente sono soltanto “voci”, che nessuno dei contendenti in campo si sogna di confermare. Ma tutti in paese sanno che il nodo da sciogliere riguarda l’organizzazione dei turni di lavoro dei vigili e i servizi da svolgere di sera, soprattutto in occasione delle manifestazioni organizzate dal Comune. La vicenda non poteva rimanere a lungo sotto silenzio ed è finita sulle pagine del quotidiano locale Il Tirreno.
La giunta intende risolvere il problema organizzando il lavoro dei vigili urbani su tre turni. Gli agenti però non sono d’accordo su questa soluzione. E, a quanto sembra, hanno trovato il modo per farsi sentire. Quindi, hanno deciso di non chiudere più un occhio su certe abitudini degli amministratori, che da tempo parcheggiavano nei posti a striscia gialla disegnati davanti agli uffici comunali di via Comaschi, e che sono riservati alla polizia municipale.
Da un po’ di tempo sono iniziate a fioccare le sanzioni alle auto personali degli amministratori o dei dirigenti parcheggiate negli spazi riservati ai mezzi della pubblica amministrazione o alla polizia municipale, da sempre molto gettonati. Il primo a farne le spese è stato proprio il sindaco, che si è visto mettere il tradizionale foglietto rosa sul tergicristallo. La multa è di 40 euro. Il primo cittadino aveva messo sul cruscotto della sua vettura un tagliando dell’amministrazione comunale, ma i vigili non lo hanno ritenuto idoneo ad autorizzare la sosta, in base all’ordinanza che riserva a loro quegli spazi. Poi, è toccata ad altre auto dell’amministrazione comunale.
I multati pagheranno le sanzioni, come normali cittadini. Ma nei palazzi della politica locale si vocifera che non abbiano gradito, e che considerano la questione la conseguenza della lunga querelle tra giunta comunale e polizia municipale.

Una diatriba andata avanti per mesi, costellati di incontri di mediazione, poi falliti, e culminata con il “commissariamento” de facto del comandante della polizia municipale, a cui è stato affiancato un dirigente al quale sono state attribuite alcune funzioni di responsabilità nella gestione del personale e delle attività quotidiane. La risposta dei vigili urbani non si è fatta attendere. Ora bisognerà aspettare quale sarà la replica di sindaco e giunta.

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