Vigili in lotta: per la Scala niente scorte

Potrebbero ritrovarsi senza scorta le personalità delle istituzioni che domani andranno alla prima della Scala: continua infatti l’agitazione sindacale dei vigili urbani di Milano, che proprio domani si riuniranno in assemblea e faranno volantinaggio fuori dal Piermarini.
La protesta dei ghisa - che fra le altre cose appunto potrebbe prevedere la «diserzione» degli agenti dalla scorta di assessori e sindaco - è legata a diversi problemi: «Da un lato, siamo utilizzati per ogni sorta di mansione - spiega Roberto Miglio, del Csa della polizia locale -, dall’altro però non ci rinnovano il contratto da oltre dieci anni, durante i quali gli stipendi sono rimasti fermi, così come le carriere».
I vigili chiedono anche che si assumano altri agenti: «Si parla tanto di sicurezza e di presenza vigile - insiste Miglio -, ma la verità è che siamo sottodimensionati: solo 3mila agenti contro i 3.500 promessi dalla precedente amministrazione».
Fra le richieste, anche i ripristino del terzo agente nelle pattuglie notturne. Sotto accusa la giunta Moratti, che secondo i vigili ha rifiutato finora un tavolo di confronto con le rappresentanze della polizia locale. Tanto che gli agenti hanno coniato lo slogan provocatorio: «Aridatece Albertini».


Intanto, continua la vicenda giudiziaria dell’agente che aveva sparato contro un pregiudicato durante un’azione: «Noi chiediamo che gli venga garantita l’assistenza legale e che venga revocata la sospensione dal servizio - spiega Daniele Vincini, del sindacato Sulpm -, in attesa della sentenza della cassazione del prossimo 18 dicembre».

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