In una villa un bazar abusivo di antichi reperti e capitelli

Capitelli romani, quintali di marmi pregiati, un’ancora romana in piombo e persino una zanna d’elefante. Blitz della Guardia di Finanza in una villa di Fiumicino adibita a show room per la vendita al dettaglio di materiale antico. Sequestrati reperti dal valore di almeno mezzo milione di euro, denunciato il proprietario, un imprenditore specializzato proprio nel settore dei marmi. A scoprire il business illegale le stesse Fiamme gialle del reparto aereo durante un volo di ricognizione decollato da Pratica di Mare. A saltare immediatamente agli occhi del pilota la quantità di colonne antiche nel giardino di una lussuosa abitazione a ridosso della necropoli di Porto. «Abbiamo subito avviato un’attività info-investigativa sul sito segnalato - spiegano al comando provinciale della Guardia di Finanza - per individuare il trafficante d’arte antica». Giovedì l’irruzione in villa e la scoperta del «tesoro»: 60 pezzi destinati, probabilmente, a collezionisti stranieri. Fra i reperti rinvenuti una soglia e un capitello in marmo bianco d’età romana, 7 quintali di marmi provenienti da cave esaurite già da secoli, avorio. Secondo l’ipotesi più accreditata la maggior parte dei pezzi proviene da rinvenimenti clandestini nella Fossa Traiana, ovvero nel ramo artificiale del Tevere dove transitavano le navi romane cariche di merce dirette al porto imperiale. Il proprietario è stato denunciato per possesso di materiale di interesse storico archeologico e ricettazione. Le indagini, ancora in corso, puntano a individuare le rotte commerciali di rifornimento. Un’operazione, questa, che s’inquadra nel contesto dell’intensificazione delle attività a tutela del patrimonio artistico, settore strategico e sensibile per l’economia nazionale. Altro posto, stessa storia: anfore, vasi, intonaci d’età romana e un sarcofago in marmo decorato a bassorilievo sequestrati a Campagnano. I carabinieri della compagnia di Bracciano sono arrivati in casa di M.A. e B.D., 41 e 33 anni.

In casa i militari hanno trovato anche decine di proiettili di varo calibro detenute illegalmente. I due sono stati denunciati. Non solo. Il giardiniere della coppia, P.V.J. di 36 anni, boliviano, nascondeva piantine di marijuana.

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