Villa Medici Gli scatti di Marina Cicogna e un jet set non ossessionato dalla privacy

Villa Medici Gli scatti di Marina Cicogna e un jet set non ossessionato dalla privacy

Da oggi e fino al tre luglio Villa Medici ospita la mostra «Scritti e Scatti» di Marina Cicogna. Marina nasce come produttore cinematografico a partire dal 1967, tra i titoli da lei prodotti ci sono capolavori della cinematografia italiana quali: Ultimo tango a Parigi, La classe operaia va in paradiso e Portiere di notte. Per approdare naturalmente alla fotografia. Come afferma lei stessa, la fotografia è un divertimento per ritrarre le persone a cui ha voluto e vuole bene. Un centinaio gli scatti che costituiscono questa esposizione, estrapolati dai suoi album personali e tirati fuori dai cassetti dei ricordi. Un percorso a ritroso di un mondo che si è fermato nel 1968, perché dalla contestazione giovanile in poi alcuni personaggi hanno avuto una tutela della privacy più alta. Una sequela di persone famose di cui ritrae il volto umano, l’eleganza dei modi e la grazia della loro carica artistica. Una mostra che prima di approdare a Roma ha visto il suo debutto a Parigi, ma con un taglio diverso e con meno fotografie, eppure è stato lì che il direttore di Villa Medici Frédéric Mitterrand ha avuto l’ispirazione di ospitare la mostra nella sede dell’Accademia di Francia. La disposizione delle foto e l’allestimento della sala di esposizione hanno visto la collaborazione dello scenografo italiano premio Oscar Dante Ferretti, molto amico della Cicogna. Marina si considera una fotografa occasionale. Il gioco e l’affetto per le persone e i luoghi sono stati l’ispirazione per il suo impegno fotografico. Grandi ritratti di persone, di miti in alcuni casi, tutti amici di Marina e tutti per questo capaci di svelare al suo obiettivo la loro umanità e gioia. Silvana Mangano, Maria Callas, Aristotele Onassis, Audrey Hepburn e tanti altri.
Ogni scatto e corredato da uno scritto, poche righe capaci, però, di inquadrare persone e situazioni suggerendo suggestioni e ricordi.

Non solo ritratti umani ma anche luoghi, posti raccontati in un’istantanea che ferma nel tempo l’essenza di una circostanza in cui il luogo appare diverso da come è e soprattutto da come è diventato.
La mostra è aperta al pubblico dalle 11 alle 19 tutti i giorni escluso il lunedì. Il biglietto è di 10 euro, 8 quello ridotto e dà la possibilità di visionare anche la mostra «Ettore Scola-disegni».

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