«In tutta l'Insubria non v'è villaggio più antico», dicevano gli eruditi parlando di Arsago Seprio (Varese). E non a torto: perché se oggi è ben noto il complesso romanico della basilica di S. Vittore e del battistero di S. Giovanni, uno dei più belli in Lombardia, non si possono dimenticare i reperti di età più antica riscoperti nel territorio: tra gli altri, numerose epigrafi romane di età imperiale. Sono ora, per la prima volta, pubblicate tutte insieme nel nuovo volume Le epigrafi di Arsago Seprio di Antonio Sartori, docente di Epigrafia latina all'Università degli Studi di Milano e autore, in passato, delle guide alla sezione epigrafica delle raccolte archeologiche di Milano e di Como. Un libro di 64 pagine in cui, alla foto di ciascun monumento (in tutto 32), si accompagnano la trascrizione latina con traduzione italiana del testo e la storia del pezzo. La guida, edita con il contributo del Lions Club Sesto Calende-Somma, è acquistabile al museo archeologico di Arsago. Le epigrafi, fra le più preziose testimonianze per ricostruire la storia e il popolamento del territorio, sono monumenti in pietra che recano iscrizioni in latino. Altari con dediche a Giove, Mercurio, Ercole, Silvano, posti a scioglimento di un voto, magari per ringraziare la divinità di un felice ritorno in patria; e poi stele funerarie; infine sarcofagi per racchiudere le spoglie dei familiari. Pezzi importanti che aprono una finestra sulla realtà antica perché le parole incise nella pietra, vecchie di duemila anni, giungono a noi senza intermediari. Pietre che parlano, insomma, spesso (a torto) inascoltate. Lo stesso corpus epigrafico di Arsago, pur noto da tempo, ha solo oggi, grazie al libro di Sartori, un'edizione critica completa. Non solo: due epigrafi, considerate perdute, vengono qui identificate e studiate. Ha detto Barbara Grassi, della Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia: «In un'epoca caratterizzata da mezzi di comunicazione veloci ed efficaci l'accostarsi a una materia apparentemente così distante è un'esperienza davvero stimolante».
Il Museo archeologico di Arsago Seprio, inaugurato nel 1983, è ad oggi uno dei più attivi. Espone reperti archeologici dall'epoca preistorica a quella longobarda e nello spazio antistante è di grande interesse la necropoli longobarda (info: 0331-299911).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.