Il Viminale invia in città 110 poliziotti che entreranno in servizio in due presidi già pronti dal 2005. Per l’allarme criminalità la Moratti aveva chiesto 500 uomini Sicurezza, aprono due nuovi commissariati Lorenteggio operativo nei prossimi giorni,

(...) successiva». Gli uomini saranno, invece, operativi ai primi di aprile ovvero dopo i corsi di formazione che stanno effettuando. «Che aggiungere? Sono più che soddisfatto» conclude il prefetto Lombardi, che non vuole affatto scendere sul terreno della polemica politica e che ribadisce «il peso in difesa della sicurezza dei milanesi».
Già, secondo i dati forniti dal Viminale emerge che Milano può contare su un agente ogni 162 abitanti a fronte di una media nazionale di 256: «Media che aumenta con i nuovi arrivi e che mette Milano in una condizione migliore rispetto ad altri realtà d’Italia». Naturalmente, dalla statistica - annota il ministero degli Interni - sono escluse le forze di polizia impegnate in servizi tecnico-logistici e addestrativi. Statistica che non rispecchia però la percezione di sicurezza dei milanesi, pure se tutti i crimini hanno davanti un segno negativo con la sola esclusione dei reati a sfondo sessuale e degli atti vandalici. «Prova che non si può ragionare solo in termini puramente statistici» afferma Giulio Gallera, capogruppo di Forza Italia: «Evidente che se gli abitanti di via Ripamonti o quelli di via Lopez a Quarto Oggiaro hanno dei timori non gli si può rispondere solo affermando che i reati sono diminuiti». Ragione di più per scendere in piazza lunedì 26 marzo a fianco del sindaco Letizia Moratti, che ha lanciato l’iniziativa dopo aver tastato con mano - visite nei quartieri e incontri con i comitati di zona - il malessere diffuso in periferia. Ragione più che sufficiente per reclamare al governo di mantenere gli impegni presi sul fronte della sicurezza.


E mentre il diesse Filippo Penati chiosa che «è giunto il momento che le istituzioni locali a Milano cambino rotta rispetto alla tanto sbandierata tolleranza zero», i cassieri di Palazzo Marino sono soddisfatti: le due caserme vuote costavano qualcosa come 1.900 euro al giorno. Millenovecento euro da due anni a questa parte.

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