Oggi o al più tardi domani mattina - salvo ennesimi clamorosi colpi di scena - Pierluigi Vinai scioglierà le ultime riserve accettando lindicazione del Popolo della Libertà di candidarlo a sindaco. La sua sarà una candidatura indipendente che guarderà oltre al Pdl già nellottica di quella unione dei moderati di cui a livello nazionale (e locale) si parla già da tempo. Un esperimento che verrà tirato su in poche settimane ma che sta raccogliendo già diverse adesioni. Vinai, che continua a non parlare ma sta lavorando per comprendere quali possano essere contorni e contenuti della sua discesa in campo, chiederà al Pdl una lista forte, fatta dai «numeri uno» del partito e da personalità che possono attirare interesse. Non solo, ma chiederà garanzie anche per la lista civica che correranno in appoggio alla sua candidatura. Tutti temi che verranno affrontati questa mattina nella sede cittadina del partito di via Macaggi quando Vinai incontrerà il coordinatore Gianni Barci.
Il vicepresidente della Fondazione Carige è ancora molto risentito nei confronti del partito per il trattamento delle scorse settimane e si cercheranno di limare tutti i contrasti passati. Gianni Barci, intanto, pensa anche alle liste e conferma la ricandidatura di tutti i consiglieri comunali uscenti, ma non svela nulla sui nomi nuovi che saranno presentati: «Ci sono molti contatti avviati, altri saranno valutati con il candidato sindaco ma per fare nomi è presto». Di lista competitiva parla anche il senatore Luigi Grillo che conferma piena convergenza sul nome che gode di grande stima anche da parte dellArcivescovo Angelo Bagnasco: «Non cè mai stata nessuna preclusione su Vinai al quale garantiremo una lista Pdl competitiva che da sola vale il 19 per cento», racconta il senatore.
A muoversi per le amministrative genovesi anche Claudio Scajola che ieri pomeriggio era in città per incontrare diversi esponenti del centrodestra ed oltre proprio per comprendere quali siano i margini per chiudere sul nome di Vinai o valutare ancora la possibilità di primarie dei moderati. Lex ministro avrebbe avuto appuntamenti con il segretario regionale dellUdc Rosario Monteleone e il coordinatore regionale dellApi Giovanni Battista Pittaluga. Pittaluga spera ancora nella possibilità di una conta tra i moderati: «Restiamo in attesa che si definiscano gli scenari - commenta -. Sono sostenitore delle primarie dei moderati che si potrebbero organizzare in dieci giorni per verificare se a Genova si possono mettere le basi per un grande partito moderato. Enrico Musso avrebbe modo di legittimarsi ricomponendo quella frattura del Terzo Polo nata dalla decisione di calare dallalto il suo nome. Vinai? Persona straordinaria che avrebbe le doti di aggregare larea moderata».
A Roma, invece, si lavora per impostare la campagna elettorale anche su altri profili e ieri, dopo un incontro con il senatore Luigi Grillo, Angelino Alfano ha dato il benestare sul profilo del vicepresidente della Fondazione Carige e garantito la copertura economica per i prossimi due mesi.
Ma se Vinai dicesse di no? Tutto verrebbe rimandato a sabato pomeriggio quando deputati e senatori del partito si riuniranno in conclave e usciranno solo con il nome del sindaco.
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