Vince Briatore ed è pace con Todt: potrà tornare in F1 dal 2013

Parigi. A voler essere puntigliosi, alla fine, ha vinto lui, Flavio Briatore. Già in parte riabilitato dal Tribunale parigino lo scorso 5 gennaio, e riabilitato definitivamente ora, grazie all’accordo e alla pace «firmata» con la Fia e il suo presidente, Jean Todt. A voler essere puntigliosi ha vinto un pelino anche l’ex gran capo ferrarista che aveva raccolto l’eredità del contestatissimo Max Mosley e il fardello di questa spinosa querelle. Perché d’ora in poi si parlerà molto meno del crashgate e il travagliato passato mosleyano sarà ancor più lontano. Non solo: Todt potrà dedicarsi ai molti progetti per rendere la Fia un’organismo al passo con i tempi e ben gestito e molto distante da certe, vistose, pecche del passato.
In pratica è successo questo: la Fia ha fatto sapere che Briatore potrà tornare in F1 a partire dal 2013. L’ex team manager della Renault ha raggiunto un accordo con la Fia che lo impegna «ad astenersi da qualsiasi ruolo operativo in F1 fino al 31 dicembre del 2012, così come da tutte le altre competizioni che fanno parte del calendario della Fia fino al termine della stagione sportiva 2011». Con Briatore riabilitato anche il suo direttore tecnico, Pat Symonds, (era stato squalificato cinque anni). Ricordiamo la vicenda: secondo l’accusa fondata sulle dichiarazioni dell’ex pilota Renault Nelsinho Piquet (confessione resa mesi dopo), i due avrebbero deliberatamente progettato l’incidente suggerendo al giovane brasiliano di andare a sbattere per avvantaggiare l’altro pilota, Alonso. Lo scorso 5 gennaio, il Tribunale delle Grandi istanze aveva però annullato la radiazione di Briatore, giudicando «irregolare» la decisione della Fia. In una riunione dello scorso 11 marzo in Bahrain, il Consiglio mondiale della Federazione aveva deciso di dare pieni poteri al nuovo presidente Todt per trovare una via d’uscita, giudiziale o extragiudiziale, al contenzioso con Briatore e Symonds.
Dopo un incontro con gli avvocati della Fia, i legali dei due ex dirigenti Renault hanno così presentato un’offerta di compromesso a Todt per porre fine al contenzioso. «Ciascuno di loro ha riconosciuto la propria parte di responsabilità» nel caso, ha spiegato ieri la Fia in un comunicato, e «hanno espresso rammarico presentando le loro scuse». Briatore ha però tenuto a precisare: «Mi prendo la mia parte di responsabilità nell’episodio di Singapore in qualità di team manager della Renault nel momento in cui è successo» ha sottolineato, ma senza nessuna ammissione di «colpa personale». Ovvero: io gestivo il team per cui sono responsabile, ma non sono colpevole di qualcosa di cui non ero a conoscenza.
Sia Briatore sia Symonds si sono impegnati a rimanere fuori dal Circus fino al 31 dicembre 2012 e hanno inoltre rinunciato al risarcimento economico deciso dal Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi, così come a qualsiasi ulteriore azione legale contro la Fia. In cambio hanno chiesto e ottenuto dalla Fia la rinuncia all’appello e ad ogni altra azione legale.

Nella nota federale si legge inoltre che, secondo il presidente Todt, «era nel migliore interesse della Fia di non proseguire questa battaglia legale di grande interesse mediatico e fortemente pregiudizievole per l’immagine della federazione stessa e quindi di accettare questa soluzione di compromesso».

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