Vince il centrodestra, passa la legge elettorale

Bocciati tutti gli emendamenti, tranne uno (presentato dal Prc) approvato all’unanimità

da Roma

Sì della Camera alla riforma del Mattarellum in senso proporzionale. Ecco come si eleggeranno deputati e senatori se la riforma verrà approvata, senza modifiche, anche al Senato.
Proporzionale con liste bloccate. Il testo prevede un sistema proporzionale basato sulle attuali circoscrizioni. I candidati saranno inseriti in liste bloccate e risulteranno eletti nell’ordine di presentazione.
Sbarramenti. Sono previste tre soglie di sbarramento nazionali per la Camera: una del 10 per cento per le coalizioni, una del 4 per le liste non coalizzate e una del 2 per quelle coalizzate. C’è anche un jolly: per ogni schieramento partecipa al riparto dei seggi anche la lista collegata che ha ottenuto il miglior risultato pur non superando il 2 per cento. Per quanto riguarda il Senato le soglie di sbarramento sono, invece, regionali e del 20 per cento per le coalizioni, dell’8 per i partiti non coalizzati e del 3 per quelli coalizzati.
Il capo della forza politica. Le liste, quando vengono presentate, indicano il «capo della forza politica». I partiti collegati in coalizione e che si candidano a governare, inoltre, presentano un unico programma elettorale nel quale viene dichiarato il nome e cognome della persona «da loro indicata come capo della coalizione» (sempre «fatte salve le prerogative del capo dello Stato» nella nomina del premier).
Premio di maggioranza. È su scala nazionale per la Camera e su base regionale per il Senato. A Montecitorio alla coalizione vincente, quindi, verranno assegnati, nel caso non li ottenga, 340 deputati. L’opposizione, in questo caso, ne avrà 277 (12 sono attribuiti dalla circoscrizione Estero e uno alla Valle D’Aosta). Al Senato, invece, il premio di maggioranza attribuisce alla coalizione vincente in quella regione (e non su scala nazionale) il 55 per cento dei seggi assegnati nella regione.
Tutela minoranze linguistiche. Nelle regioni a statuto speciale la lista delle minoranze linguistiche accederà al riparto (collegata o meno) superando il 20 per cento.
Esonero dalla raccolta firme. Non sono richieste sottoscrizioni ai partiti o gruppi politici con un gruppo alla Camera o al Senato e lo stesso vale per le liste collegate con almeno due partiti e che abbiano almeno un seggio a Strasburgo.
Maxi-contrassegni. La scheda elettorale avrà contrassegni più grandi degli attuali: tre centimetri di diametro...
No ai contrassegni patacca.

Non è ammessa la presentazione di contrassegni con elementi o diciture identiche o confondibile con quelli presentati in precedenza o usati da altri partiti.
Voto. L’elettore non può scrivere nomi né preferenze. Si vota segnando il simbolo del partito prescelto.

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