da Roma
Se il cielo sopra la Palazzina Mondadori di Via Sicilia, ieri, incombeva incerto, evidente era invece la soddisfazione dei vincitori del Premio Ciak doro 2007, giunto alla ventunesima edizione. Per i lettori del mensile di cinema diretto da Piera Detassis («Alla faccia di Tarantino», ha detto ricordando la dura invettiva del regista americano contro il cinema italiano a Cannes) e secondo la giuria di critici e giornalisti, chiamati ad assegnare i premi tecnici e il riconoscimento allOpera prima, di dubbi ce ne sono stati pochi, nel corso duna stagione cinematografica come mai densa di titoli. Così il miglior film dellanno, stando ai cinèfagi di Ciak, è Nuovomondo di Emanuele Crialese, mentre il premio per la miglior regia è andato a Ferzan Ozpetek per Saturno contro. Si è dunque trattato di un palmares equilibrato, con 4 Ciak doro alla pellicola di Ozpetek, 2 al lavoro di Crialese e 4 a Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti, premiato pure per il miglior attore protagonista Elio Germano.
Ma il record assoluto è stato raggiunto dallattrice Margherita Buy (miglior attrice protagonista per Saturno contro), che ha allineato ben 6 Ciak doro nel proprio carniere, dimostrando ancora una volta dessere linterprete preferita dai lettori di Ciak. E la categoria non protagonisti? Hanno trionfato Ninetto Davoli, grazie a Uno su due di Eugenio Cappuccio e Sabrina Impacciatore per Io e Napoleone di Virzì.
Al coraggioso film Anche libero va bene di Kim Rossi Stuart è stato assegnato il Ciak doro per la miglior opera prima: al fortunato attore, regista e sceneggiatore è toccato anche il premio per la miglior sceneggiatura, firmata insieme a Federico Starnone, Linda Ferri e Francesco Giammusso. Premio per il Miglior film straniero a Gabriele Muccino per La ricerca della felicità. Anche i produttori hanno fatto incetta di riconoscimenti. Per Laria salata e A casa nostra, Donatella Botti si è aggiudicato il premio miglior produttore dellanno. La redazione di Ciak ha inoltre assegnato, per la prima volta, il premio alla miglior rivelazione, vinto da Ambra Angiolini, toccante interprete che ha palesato un talento nuovo in Saturno contro, mentre il Ciak doro alla carriera è andato a Milena Vukotic (anche lei nel cast del film di Ozpetek).
Altra novità della ventunesima edizione del premio, è stato lo speciale Superciak, che la redazione del mensile ha voluto assegnare ad un notevole protagonista del nostro cinema popolare, spesso ingiustamente trascurato da premi e giurie. Stiamo parlando di Christian De Sica, volto familiare dei nostri schermi, grandi e piccoli. E ancora la redazione ha poi assegnato il Ciak doro bello&invisibile (sponsorizzato da Mini), destinato ogni anno al film giudicato più meritevole e maggiormente penalizzato al botteghino, a Sangue di Libero De Rienzo, che verrà allegato in dvd a Ciak, per fargli ottenere una più ampia visibilità.
«Sono terrorizzata da questo premio: speriamo che tutto questo non finisca mai, perché ogni anno che passa avverto il terrore che il mio successo possa avere un termine improvviso», dice Margherita Buy, smagrita ed elegante nella sua redingote nera, i sandali estivi a mettere in risalto un tatuaggio malandrino sulla caviglia destra. Più solare Ambra Angiolini tutta vestita di verde sostiene di sentirsi felice come la figlia piccola, «perché alle volte è meglio essere banali: sono strafelice di avere avuto questo premio», ammette lex adolescente prodigio di «Non è la Rai».
Ragazzesco come al suo solito Gabriele Muccino, vestito molto informalmente con una felpa celeste messa con distrazione su un paio di jeans delavé, rivela: «I premi ci vogliono, sono infatti i ricordi che ti aiutano ad andare avanti e per questo li reputo importanti». Spiace soltanto notare che «La sconosciuta», interessante film di Giuseppe Tornatore, sia stato dimenticato e con lui la bravissima attrice Xenia Rapaport.
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