Vincenzi e la (ricca) stagione delle super consulenze

La nuova stagione si era aperta con le consulenze «low cost», anzi «no cost» visto che Marta Vincenzi aveva assoldato esperti nei rispettivi settori chiedendo loro di lavorare gratis per amore della città e della sinistra. L’esperienza da sindaco di super Marta iniziò con l’architetto Renzo Piano super consulente all’urbanistica, Carlo Freccero super consulente alla cultura e Maurizio Maresca super consulente in tema di portualità. Dovevano ridisegnare Genova sotto la regia del sindaco, promettevano fuochi d’artficio ma a distanza di tre anni, di quella squadra di super eroi che nemmeno Batman, l’Uomo Ragno, Superman e l’Uomo invisibile messi assieme, non rimane che un ricordo sbiadito.
Se Maresca scelse un’intervista ad un quotidiano per mandare a quel paese Vincenzi e lasciare la squadra dei supereroi, il savonese Carlo Freccero la strada di Genova non l’ha mai nemmeno trovata; mentre Renzo Piano, dopo aver spiegato come sarebbe bella la Camargue sul Polcevera, si è ritirato nella sua villa di Vesima lasciando strada al collega Richard Burdett. Così come per sostituire Freccero a palazzo Tursi fecero arrivare addirittura una coppia di persone: Andrea Ranieri, assessore con delega alla cultura, e Nando Dalla Chiesa, consulente con il ruolo di coordinatore alla promozione della città incarico poi modificato con la delega per la città dei diritti. Il fallimento dei super eroi vincenziani ha portato all’arrivo di esperti onerosi che pesano sui bilanci del Comune di Genova. Eccome.
E in tempi di manovre che riducono drasticamente le finanze per gli enti locali più che la necessità di adesivi e manifesti di protesta potrebbe giovare qualche taglio, anche se esemplificativo più che sostanziale. Ma si sa, tutto fa brodo. Così, noi ingrassiamo il nostro maialino con gli oneri delle consulenze della nuova stagione vincenziana.
Perché per pensare su quello che sarà il piano urbanistico comunale e affiancare il sindaco durante tutti i delicati passaggi nei Municipi e in consiglio comunale, resterà il professor Richard Burdett docente di Architettura e Urbanistica presso la «London School of Economics and Political Science» nome suggerito dal dimissionario Piano e che ha preso il suo posto nell’ufficio in Urban Lab. Assunto per il 2009 con una collaborazione coordinata e continuativa e, soprattutto, non subordinata Burdett si è beccato dai genovesi 54.500 euro. E siccome il Puc di Genova ha appena iniziato il suo iter procedurale, all’architetto inglese la consulenza è stata rinnovata per un altro anno alla stessa cifra e lo sarà anche nel 2011 se il piano non dovesse entrare in vigore entro tale data.
Se l’esperto di urbanistica Burdett si accontenta di una cifra poco superiore ai 50mila euro, per pagare le riflessioni di Nando Dalla Chiesa i bilanci comunali mettono a disposizione 96mila euro l’anno e così sarà fino al 2012. Anche di Dalla Chiesa non si ricordano idee geniali che abbiano cambiato il volto alla città, tantomeno fiumane di turisti arrivati nel capoluogo ligure per seguire un evento da lui patrocinato. Dalla consulenza gratuita per amore della città alla consulenza onerosa per amore del portafoglio dei consulenti.

Ecco un’altra idea per recuperare risorse che possano essere utili a far girare autobus, far funzionare mense scolastiche, asili nido, servizi comunali. Altri gettoni che finiscono nel nostro maialino, risparmi che non costano sacrifici a nessuno.