«Per vincere il centrodestra prenda esempio da Siri»

La tempesta arancione non si placa e scatena ondate a catena. Pro e contro il presidente del Municipio centro est Aldo Siri, l’arancione che non vuole scolorire nell’azzurro e che continua a portare avanti il suo braccio di ferro con Raffaella Della Bianca e i consiglieri comunali di Forza Italia che lo attaccano per le decisioni assunte nelle scorse settimane su rotonda di Carignano e parcheggi in corso Firenze.
A scendere in campo in difesa di Siri è il capogruppo dei biasottiani nel municipio centro ovest, Stefano Tortello, che si definisce amico personale, prima che comune militante nel gruppo Biasotti, di Aldo Siri. «Non credo di poter essere tacciato di partigianeria se dico di non capire il senso delle critiche- esordisce Tortello- per questioni di scarsa importanza». Tortello traccia il ritratto del mini sindaco dei vicoli ricordando quanta passione metta nel suo lavoro. «Pur non avendo un carattere facile- ricorda- ha il grande pregio di dire le cose in modo chiaro, senza girare intorno ai problemi, ma soprattutto ha una non comune capacità di ascoltare la gente, anche quella che tradizionalmente non vota per il centrodestra: è proprio grazie a queste caratteristiche che lo scorso anno ha ottenuto un risultato elettorale straordinario ed in gran parte inatteso, recuperando molto consenso anche in quartieri esotici come il Lagaccio e il centro storico, non solo a Castelletto e a Carignano». Sulla stessa dna diverse testimonianza arrivate in questi giorni a il Giornale di elettori e simpatizzanti del presidente della municipalità che difendono il suo operato e le sue scelte nel merito delle questioni che gli stanno costando una crisi politica: «Molti non hanno capito che chi difende i posteggi in corso Firenze- spiegano- non sono elettori di centrodestra ma persone che votano Partito Democratico o addirittura Rifondazione. Noi nel quartiere quelli del Comitato sappiano bene chi sono. Forse i consiglieri comunali di Forza Italia ne hanno una conoscenza minore». Non solo ma le lamentele per chi considera Siri nel mirino si allargano, «questi consiglieri comunali, invece di contestare le decisioni di quartiere prese da un presidente che si interessa davvero delle realtà che governa, perché non incalzano il sindaco su cose più importanti e strategiche per la città?».
Il ritornello appare sempre il medesimo con elettori del Popolo della libertà che contestano le divisioni interne agli schieramenti, i litigi tra i gruppi e all’interno dei gruppi stessi e la scarsa chiarezza nelle posizioni che vengono assunte.


Proprio su questo torna Stefano Tortello che vede Siri come esempio per l’intera coalizione: «Credo che la sua tenacia e la sua ostinazione possano essere di esempio per vincere le prossime regionali e le prossime amministrative- prosegue il capogruppo arancione a Sampierdarena- in cui Genova e i quartieri operai saranno determinanti, come sarà importante ottenere il consenso del variegato mondo cattolico per il quale Siri, per i profondi valori che lo contraddistinguono, è indubbiamente un punto di riferimento».

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