Vincevano al casinò con gli «occhi bionici» Arrestati i furbetti delle carte truccate

Vincevano al casinò con gli «occhi bionici» Arrestati i furbetti delle carte truccate

Con la complicità di un croupier sostituivano i mazzi con carte segnate per vincere senza sforzo ai tavoli da gioco nei più prestigiosi casinò tra Cannes e Nizza. Sono finiti in manette un croupier francese e tre cinquantenni italiani pregiudicati: Gianfranco Tirrito, 53enne di Borgaro torinese, Rocco Grassano, 55 anni di Torino e Stefano Ampollino, 54 anni di Medesano (Pr).
A smascherarli sono stati gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Torino dopo una serie di accertamenti e indagini svolte in contatto con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia Interpol di Roma e con la Polizia francese. I tre italiani, che la Polizia teneva d’occhio, avevano infatti programmato un viaggio a Cannes dove sono stati arrestati mentre si trovavano nel casinò.
Con loro avevano una serie di mazzi di carte con segni identificativi posizionati sul dorso e decifrabili esclusivamente con l’impiego di particolari occhiali o lenti a contatto. I quattro facevano molta attenzione a non vincere grosse somme per non dare nell’occhio. Quando li hanno bloccati il truffatore al tavolo aveva vinto circa 20mila euro. «Adesso - spiegano gli inquirenti - la vera sfida è quella di risalire agli complici e soprattutto al laboratorio dove è stato “costruito” il mazzo di carte». È un sistema inedito, almeno in Europa e potrebbe essere stato utilizzato già in altre occasioni.

«Molto semplificando - spiegano i poliziotti - la sostanza invisibile potrebbe avere una reazione simile al luminol per individuare tracce di sangue sulla scena di un delitto, che diventano visibili solo in particolari condizioni di luce».

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