(...) vinto, sbarcando allAgenzia Lazio lavoro. «Anzi - spiega uno dei ragazzi - il parere metteva in guardia lamministrazione dal risolvere i contratti, spiegando che noi cantieristi abbiamo maturato posizioni di diritto soggettivo. Infatti, dopo larrivo del parere, ci hanno richiamati». Dal 16 gennaio, giorno del rientro, la «pax lavorativa» non dura troppo. «Visto che il trattamento era ulteriormente peggiorato - racconta uno dei sospesi - abbiamo chiesto lumi al commissario dellEnte, Agostino Coinu, che ci ha rassicurati. Ci ha detto di aver chiesto un nuovo parere allAvvocatura regionale, e ci ha mostrato una lettera che aveva scritto in occasione del nostro rientro allassessore Tibaldi e al direttore regionale competente per le Politiche del lavoro, Roberto Crescenzi, nella quale ricordava che gli eventuali difetti del cantiere erano strutturali, e dunque riguardavano tutti i bandi. Punto di vista poi ribadito dallAvvocatura, che ha confermato sostanzialmente che tra noi e le centinaia di vincitori di altri bandi non cè alcuna differenza». Non la pensa così Crescenzi, che in una lettera a Coinu scrive: «Ti invio il parere espresso dallavvocatura. Credo che a questo punto non vi siano più ostacoli per ladozione di un provvedimento di blocco definitivo del cantiere». Coinu non annulla il bando ma, in attesa che la giunta regionale decida il da farsi, sospende i nove a tempo indeterminato a far data dal 22 febbraio. Gli avvilitissimi precari, che vivono daria perché da sospesi non possono nemmeno lavorare, pena la perdita dello status di disoccupati richiesto dal progetto, incontrano la Tibaldi e Crescenzi per chiedere perché di fronte a bandi identici venissero usati due pesi e due misure.
«Per lassessore abbiamo interpretato male il parere: siccome cè uninchiesta della procura sullAgenzia, anche se non riguarda solo il nostro progetto, la Tibaldi ritiene che il bando dellAll sia illegittimo, gli altri solo inopportuni». Insomma, per dirla con lo slogan di Marrazzo, il Lazio è una Regione di tutti. Nessuno escluso. Qualcuno sospeso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.