Il Milan si rialza dalla notte del Manchester e si rimette in cammino sulla strada del campionato. Due a zero, un gol per tempo, secondo copione classico. Con il luccichio di alcune imprese balistiche e performances personali che sanno di magie. Per esempio il gol di Borriello al ritorno dopo l'infortunio, per esempio il sigillo di Pato dopo le accuse ricevute in Champions, per esempio la paratona di Abbiati, promosso al posto di Dida, capace di respingere nel finale il rigore calciato dallo specialista Barreto. Così il Milan vince (in campionato gli succede per la seconda volta consecutiva) e si avvicina alla Roma oltre che all'inter (meno 7) nell'attesa del recupero di mercoledì prossimo a Firenze, contro la Fiorentina. Davanti agli occhi la possibilità di accorciare il distacco a 4 lunghezze, addirittura. Impensabile dopo la notte umiliante del derby, a fine gennaio. È la sera di Leonardo che dopo la telefonata di Berlusconi può riscuotere dai suoi una bella prova d'orgoglio.
Il Bari non è squadra che regala punti nel suo stadio (una sola sconfitta fino a ieri pomeriggio, col Cagliari) ma si vede lontano un miglio che comincia a perdere qualche colpo. Anche per colpa degli infortuni. Così Ventura deve accontentarsi di questo 0 a 2 che è un campanello di allarme dopo la striscia di sconfitte rimediate fuori casa. Ronaldinho può sentirsi ancora l'hombre do partido grazie al suo assist volontario per Borriello e involontario per Pato cui bisogna tirare le orecchie solo per il fallo da rigore commesso nel finale su Masiello.
Abbiati fa il suo e anche di più, così Bonera che si adatta a sinistra per non parlare di tutti gli altri operai: segno che dentro lo spogliatoio c’è uno spirito che non sembra andato in fumo nella notte col Manchester. Tutti gli abbracci sono per Leonardo, il giovane allenatore uscito benissimo da un fine settimana complicato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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