Vini della Provincia a «chilometri zero»

Nasce il vino «a km zero», ideato dalla Provincia di Roma e dalla Coldiretti Roma e presentato nel corso di una tavola rotonda svoltasi nei giorni scorsi a Palazzo Rospigliosi alla presenza del presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, e dei presidenti della Coldiretti nazionale e romano, rispettivamente Sergio Marini e Massimo Gargano, il direttore della Coldiretti Roma, Toni De Amicis, il presidente dell’associazione Vigne del Lazio Antonio Santarelli. Ma che cos’è il vino a km zero? «È quello locale», spiega De Amicis. Che percorre pochissima distanza e quindi contribuisce a non innalzare le emissioni di Co2 nell’atmosfera. Il vino a km zero avrà un’etichetta che per il momento ancora non esiste. «Per realizzarla - dice provocatoriamente De Amicis - abbiamo bisogno del contributo delle istituzioni». Immediata la risposta di Gasbarra: «La Provincia - ha detto il presidente - insieme a Coldiretti è pronta a stampare le etichette per tutti i produttori del territorio che ne faranno richiesta, in conformità con le regole del mercato». «Bisogna un po’ riscoprire l’amor di patria - ha aggiunto Gasbarra - anche proponendo il nostro cibo e il nostro vino, dei quali dobbiamo essere orgogliosi. In questi anni abbiamo fatto grandi passi, la produzione vinicola è entrata nella top ten delle province italiane e i vini doc negli ultimi anni hanno aumentato la produzione del 24 per cento. Le premesse quindi ci sono tutte».

Secondo Gargano, «il vino diventa un protagonista, non solo come ambasciatore del made in Italy ma anche come soggetto che dal punto di vista etico dà un grande contributo al miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente».

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