Chiara Campo
In America è unusanza normalissima già da diversi anni, e i ristoratori hanno creato dei contenitori ermetici apposta per luso. Prima di uscire il cliente ritira il pacchetto e si porta a casa non solo il vino, ma anche le pietanze avanzate. A Milano, per ora, ci si fermerà al primo stadio: soltanto la bottiglia. Ed è già una piccola rivoluzione. LEpam, lassociazione dei pubblici esercizi milanesi, ha già ordinato le brochure da inserire nel menù per informare in anticipo la clientela e delle speciali confezioni colorate. A fine ottobre o inizio novembre sarà pronta a lanciare in città la nuova iniziativa a favore dei consumatori. In pratica, il cliente che non ha finito la bottiglia di vino - magari anche piuttosto costoso - non dovrà lasciarla a malincuore sul tavolo, ma gli verrà consegnata prima di uscire, sigillata con un tappo particolare e dentro una scatola di cartone graziosa, simile alle confezioni-regalo. «In giro per il mondo - spiega il presidente dei ristoratori Epam, Alfredo Zini - portare a casa la bottiglia di vino non consumato completamente è una prassi, e non cè bisogno di chiederla, visto che sarebbe antipatico. Qui lanceremo lo stesso servizio, e abbiamo pensato a una confezione idonea in modo che il cliente non esca dal locale semplicemente con la bottiglia dentro al sacchetto di plastica. Sembrerà un regalo, anche se tale non è, visto che si paga sempre il prezzo intero della bottiglia, seppure avanzata».
Zini assicura che lidea è stata già accolta «da moltissimi ristoranti della città». Allinterno del menù verrà inserita una brochure che spieghi la novità, in modo che il cliente non si stupisca quando riceverà linsolito pacchetto e, magari, sia invogliato ad ordinare un vino particolare - e costoso - anche se pensa di non finirlo tutto durante la cena.
Iniziativa che si aggiungerà a quelle «dalla parte dei consumatori» già in corso. Continua a raccogliere adesioni ad esempio lappello lanciato a fine agosto dallEpam affinché bar e ristoranti eliminino dal conto il costo del coperto. In un mese sono state raccolte oltre un centinaio di adesioni, «e ne arrivano ogni giorno, anche dalla provincia», afferma Zini. Che spera in realtà «che il numero diventi molto più alto - ammette - ma siamo ancora allinizio, e la partenza fa già ben sperare». Anche lassessore comunale al Commercio Roberto Predolin rinnova linvito a eliminare la voce coperto dal menù dei pubblici esercizi, ma sottolinea pure che «linflazione in città è ferma da diversi mesi, e anche quei dilettanti che gridavano che destate bar e ristoranti sarebbero rimasti chiusi e i prezzi avrebbero subito unimpennata, sono stati smentiti». Riferimento allOsservatorio dei prezzi che aveva lanciato lallarme.
È partita qualche giorno fa infine la nuova offerta di prodotti a prezzi calmierati nei mercati coperti del Comune, iniziativa a cui aderisce anche Assofood, e Predolin riferisce che «lelenco dei prodotti cresce ogni mese: a ottobre siamo arrivati a una settantina. Segno che loperazione convenienza sta dando buoni risultati».
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