Il resveratrolo è una molecola naturale sintetizzata da moltissime piante (almeno 72), in risposta a diversi stimoli, tra cui stress ambientali, infezioni da microrganismi ecc. Ritrovato anche in alcune piante utilizzate nella medicina tradizionale cinese, è presente in quantità considerevoli nella buccia delluva (da 50 a 100 microgrammi/g) e, di conseguenza, nel vino rosso dove la sua concentrazione può variare di molto a seconda della tipologia di vino e del processo di vinificazione. La sua fama ha avuto inizio nei primi anni Novanta, quando la presenza di resveratrolo nel vino rosso è stata associata al cosiddetto «paradosso dei francesi»: una bassa incidenza di malattie cardiovascolari nel Sud della Francia, nonostante una dieta ricca di grassi animali. Dopo questa prima osservazione la molecola è stata oggetto di moltissimi studi, che ne hanno messo in evidenza lefficacia in diversi modelli sperimentali di patologia: cancro, malattie cardiovascolari, ischemia, malattie neurodegenerative, malattie da virus. Nellultimo mese il gruppo di David Sinclair della Harvard medical school di Boston ha pubblicato sulla rivista Nature una nuova scoperta: nei topi il resveratrolo è in grado di contrastare gli effetti dannosi indotti da una dieta ipercalorica e ricca di grassi, aumentandone la sopravvivenza. Nellesperimento, topi di un anno sono stati suddivisi in tre gruppi: il primo era sottoposto a una dieta regolare per quantità e contenuto di grassi, il secondo a una dieta grassa e ipercalorica, il terzo gruppo riceveva la stessa dieta insieme a una dose giornaliera di resveratrolo. Dopo sei mesi, tutti i topi sottoposti a dieta ipercalorica ingrassavano, ma dopo un anno, quelli trattati con resveratrolo apparivano molto più sani del gruppo di controllo. Il trattamento sembrava prevenire il danno epatico e lo sviluppo di una malattia simil-diabetica, riducendo del 30 per cento il rischio di morte. Una scoperta rivoluzionaria? In teoria sì, se si considera il numero di persone obese e lenorme costo sociale delle patologie connesse con questa condizione.
In realtà, il mondo scientifico esprime parecchie critiche (alcune delle quali sembrano molto sensate), che consigliano prudenza a chiunque pensasse di abbandonare in tutta fretta la dieta per un buon bicchiere di vino rosso! Purtroppo, quindi, non possiamo ancora consigliare di annegare labbuffata natalizia nel vino rosso.gloriasj@unipr.it
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