Roma«La sinistra ci ha provato in passato e continua a farlo anche adesso. Ma questa campagna di accuse false e calunniose nei confronti del premier, che mescola la via giudiziaria a quella scandalistica, non servirà a nulla. Non cè trippa per gatti».
Ministro La Russa, eppure ogni giorno saltano fuori nuove foto, «confessioni»...
«E allora? Cosa significa? Rimarranno tutti delusi. Lunica cosa certa, inaccettabile, è che si indaga sulla vita privata del presidente del Consiglio, violando in maniera indegna i suoi diritti individuali. E senza che ci sia la benché minima avvisaglia di comportamenti che costituiscono reato».
In parole povere, Silvio Berlusconi sarebbe discriminato.
«È così, perché siamo dinanzi alla ricerca disperata di uno scandalo a tutti costi. E in questottica appare lecito incaricare fotografi e giornalisti per raggiungere lobiettivo».
Il premier discriminato «più degli omosessuali». Conferma la sua dichiarazione?
«Sì, è così».
Ci spiega cosa intende dire?
«Abbiamo fatto passi da gigante in materia di rispetto delle libertà personali e tutela della privacy. Ed è giusto non avere pregiudizi nei confronti di nessuno. Ricordo, però, che ci è stato più volte contestato di non avere uno spirito dapertura nei confronti dei gay-pride, visto che contestavamo magari lopportunità di sbandierare in piazza le scelte personali. Di contro, appare lecito indagare con falsità sulla vita privata del capo del governo, come fossimo ancora ai tempi dei fotoromanzi del Bolero film. E poi...».
Continui.
«Io contesto a prescindere».
Cosa?
«Anche se fosse tutto vero, perché mai dovrebbe spiegare a tutti cosa fa nella sua vita privata? E tra laltro, sulla vicenda partita da Bari, cosa centra Berlusconi? Non è mica detto che il padrone di casa sappia da chi si fa accompagnare uno degli ospiti che ha invitato».
Solo accompagnatrici?
«Esistono professioni lecite e dubito che facessero altri mestieri. Semmai, può sembrare squallido, da un punto di vista morale, presentarsi con una bella donna al proprio fianco solo per farsi bello con il padrone di casa».
Ma è tutta qui la «scossa» ipotizzata da Massimo DAlema?
«Al Palio di Siena, il termine scossa allude al cavallo senza cavaliere, intendendo quindi una caduta del fantino. Ma in ambito politico, il rischio non esiste, anche perché la distanza di consenso tra maggioranza e opposizione va crescendo sempre più a nostro favore. DAlema, che ha la palla di vetro, ci dica però a quali scosse si riferiva».
Ipotesi: ribaltone.
«E chi lo fa? Chi lo pensa rimarrà deluso, dinanzi alla compattezza assoluta del centrodestra. Come dire: qualcuno avrà fatto male i suoi calcoli».
Eppure Berlusconi ha subodorato un possibile progetto eversivo contro di lui.
«Chiariamo subito che non ha mai parlato di complotti. Ha ravvisato semmai alcuni indizi, i presupposti che qualcuno, senza consenso elettorale, volesse puntare al ribaltone. Ipotesi, ribadisco, impossibile».
Indizi che porterebbero allazione di poteri forti a favore di un «non eletto». Mario Draghi?
«Il premier non ha mai fatto nomi, non pensa a nessuno in particolare. E fa bene a trattenersi. Gli direi: Non ti curar di loro, ma guarda e passa».
Intanto, avete messo a punto una strategia ben precisa.
«E quale sarebbe?».
Berlusconi si concentra sullazione di governo, mentre il Pdl, in maniera compatta, fa sentire la sua voce.
«Non è una scelta diretta del presidente, a cui però non fa certo piacere doversi sempre difendere dalle calunnie. Ma lui va avanti giustamente per la sua strada, senza tentennare. Si capirebbe da un aneddoto...».
Prego.
«Lho incrociato mezzoretta allaeroporto, quando era di rientro da Washington. E gli ho detto, col sorriso: Silvio, dovresti andare una volta a settimana da Barack Obama. Guarda, ti è passato pure il mal di collo.... Insomma, lho visto su di giri».
Senta, ma quando finirà tutta questo tam-tam?
«Scavalchiamo intanto lappuntamento del G8. E poi, magari, si affievolirà un po tutto».
Magari, però.
«La parola fine si pronuncerà quando la sinistra si confronterà con un vero progetto politico. Veltroni allinizio ci aveva provato e, a onor del vero, avevo molto apprezzato il suo tentativo. Ma poi, sappiamo tutti cosa è avvenuto: lalleanza con Di Pietro, il calo di consensi...».
Intanto, cè chi pronostica, forse spera, che Berlusconi possa addirittura dimettersi.
«Ma figuriamoci! Lo escludo in maniera categorica. Non vi è alcuna possibilità che ciò avvenga e Berlusconi regge su una vasta e compatta maggioranza».
Il maligno di turno, però, ragiona pure su uneventuale scioglimento delle Camere.
«Non abbiamo mai parlato della possibilità di tornare alle urne.
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