Politica

Violentata a dodici anni dal branco di adolescenti

da Cassano Ionio (Cosenza)

Per giorni hanno raccolto tutte le possibili prove. Ora il fascicolo messo insieme dai carabinieri di Cassano Ionio e l’onere di decidere il destino di tre ragazzini, spetta al Tribunale dei minori di Catanzaro: sono accusati di violenza sessuale.
I fatti risalgono al 30 maggio scorso, quando una bambina di 12 anni, secondo la denuncia dei genitori, sarebbe stata violentata da tre suoi coetanei. Il fatto sarebbe avvenuto in una casa abbandonata del centro storico della cittadina ionica. I tre presunti violentatori, compagni di scuola della ragazzina, sarebbero stati identificati e hanno tutti un’età compresa tra i 12 e i 14 anni. Il Tribunale dei minori non si è ancora espresso sul fatto. «Mi hanno violentato in tre, tutti assieme, in una casa abbandonata del centro storico». Era stato il drammatico racconto, fatto il giorno dopo la violenza dalla dodicenne che presenta un lieve ritardo mentale e per questo non era stata subito creduta dai carabinieri della Tenenza di Cassano. La ragazzina, che ha indicato anche i nomi dei tre presunti stupratori, ha precisato che la violenza sarebbe stata commessa nel pomeriggio del 30 maggio scorso. La ragazzina si era confidata con i genitori e insieme a loro si era recata presso i carabinieri per presentare una dettagliata denuncia sui fatti. Rivelazioni agghiaccianti: «Li conoscevo e mi hanno invitato a fare un giro con loro, poi una volta lì dentro mi hanno fatto spogliare. Quando mi sono ribellata mi hanno pure picchiato». Particolari precisi. Indizi pesanti. Il tutto raccolto da un sottufficiale donna dell’Arma dei carabinieri con cui la ragazza, che viene da una famiglia modesta, si è confidata raccontando tutti i particolari, vincendo anche la vergogna che l’attanagliava. Una visita medica specialistica ha tolto ogni dubbi agli inquirenti. Sul caso hanno indagato, giorno e notte i carabinieri di Cassano e Corigliano, agli ordini del tenente Giorgio Feola e del capitano Raffaele Rocco, che hanno condotto l’indagine, raccogliendo indizi e racconti da parte della piccola e da parte anche di amici e conoscenti. Hanno effettuato un sopralluogo nel posto dove sarebbe avvenuto lo stupro, raccogliendo anche in questo caso delle prove tangibili.
Quindi un racconto dichiarato «credibile» dagli inquirenti, che alla fine sono riusciti a raccogliere le prove e mandare tutta l’informativa al tribunale dei minori di Catanzaro che si occuperà adesso della vicenda. Ieri sera uno degli investigatori che ha seguito da vicino il caso, ha confermato di aver già inviato alla procura dei minori tutto l’incartamento e di essere da un momento all’altro in attesa del provvedimento di fermo per il quattordicenne, l’unico punibile e perseguibile con il fermo vista la giovanissima età degli altri protagonisti di questa incredibile vicenda.


Ora si attende solo il pronunciamento del Tribunale dei minori, che potrebbe procedere già nelle prossime ore.

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