Roma

Violentata dopo una serata trascorsa al pub

Chiede un passaggio a casa, viene sequestrata e violentata da un suo coetaneo. Dopo una notte di ricerche, arrestato lo stupratore. L’ennesima violenza sessuale è accaduta giovedì notte a Ostia. Protagonisti due ragazzi di 25 anni. Lei studentessa, lui nullafacente. Anna e Marco, chiamiamoli così, si sono appena conosciuti in un locale notturno sul lungomare Toscanelli. Anna abita a Roma, è arrivata sul litorale accompagnata da amici che, però, dopo la mezzanotte vanno via lasciandola a piedi.
«Sono rimasta ancora un po’ con alcune amiche - spiega la giovane ai carabinieri -. Quando abbiamo deciso di andare, però, nessuna era disposta ad accompagnarmi. Allora si è fatto avanti lui, un tipo simpatico, che avevo conosciuto qualche minuto prima. Ha insistito per darmi un passaggio sulla sua moto. Gli altri lo conoscevano da tempo, mi sono fidata».
Per Anna inizia un incubo durato un’ora. Marco per qualche chilometro l’asseconda. Dal centro della cittadina balneare si dirige verso la Cristoforo Colombo per raggiungere la capitale. All’altezza della Rotonda la brusca deviazione a più di 140 chilometri orari. Anna è spaventata, cerca di fermarlo. Lui niente. Alle sue proteste spinge la mano sulla manopola del gas. La ragazza lo afferra per il collo ma teme di farlo cadere e, alla fine, lo lascia andare. Arrivati nella zona tra Castelfusano e la via Litoranea Marco s’infila in una strada sterrata e, al riparo di alcuni capannoni, blocca la moto. Anna prova a fuggire, lui si scaraventa su di lei e la immobilizza. Le strappa la camicetta e la gonna con violenza inaudita poi la stupra. «Gridava come un forsennato - continua il drammatico racconto agli inquirenti -, minacciava di farmi del male se avessi tentato di scappare. Non ho potuto fare nulla». Marco si riveste, accende la moto e riparte a razzo, lasciandola a terra in lacrime. Anna non sa dove si trova, vede in lontananza le luci di un’abitazione, si trascina fin là e suona il campanello. Il proprietario la soccorre e telefona immediatamente al 112. Arrivano i carabinieri della compagnia di via dei Fabbri Navali, viene chiamata un’ambulanza e la 25enne viene trasportata al pronto soccorso. I medici non possono far altro che confermare l’accaduto.
I militari si mettono alla ricerca dello stupratore. Grazie alla testimonianza di alcuni avventori del locale viene identificato in poche ore. A casa, però, non c’è. Si presenta solamente all’alba: in tempo per essere ammanettato. Le accuse per lui vanno dal sequestro di persona alla violenza sessuale aggravata. Inspiegabilmente i carabinieri di Ostia non solo non rendono nota la triste vicenda ma non diffondono nemmeno le generalità dell’arrestato. Incassano però il plauso del Campidoglio per la rapidità con cui il colpevole è stato arrestato. «Mi auguro adesso - il commento del sindaco, Gianni Alemanno - che il coraggio dimostrato dalla vittima nel denunciare il colpevole non venga vanificato dalla mancanza di certezza della pena. Episodi simili meritano sentenze rapide ed esemplari.

E il Comune di Roma si costituirà parte civile nel processo contro questo stupratore».

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