Un appello a calciatori, cantanti, attori. «Sono i modelli dei giovani, vengano nelle scuole a dare il buon esempio e a spiegare ai ragazzi che devono condurre uno stile di vita sano». Lassessore alla Salute del Comune, Giampaolo Landi di Chiavenna è a caccia di testimonial famosi. Bene le raccomandazioni di mamma e papà o le «lezioncine» dei prof contro droga e alcol. Ma con i vip in cattedra per un giorno, si raggiungerebbe il massimo risultato con il minimo sforzo. «lesempio gioca un ruolo fondamentale - conferma lassessore - per questo sto pensando di coinvolgere personaggi famosi nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanili, sono i punti di riferimento dei ragazzi, li copiano, e presterebbero molta attenzione alle loro parole». È solo uno dei progetti messi in cantiere dallassessorato alla Salute, che proprio ieri ha firmato con lUfficio scolastico regionale per la Lombardia un protocollo dintesa - della durata di tre anni - per progettare insieme attività che promuovano stili di vita sani nelle scuole medie. Il programma coinvolgerà circa 35 istituti della città. Tra i temi caldi: la lotta al bullismo e alla droga, col coinvolgimento attivo entro lanno 10mila tra insegnanti, studenti, senza contare i genitori; abituare i giovani a «mangiar bene», con un menu sano e ricco di frutta e verdura da portare, perché no, anche a casa, in modo che i genitori ci si ispirino quando è ora di preparare pranzo e cena. Ancora: incontri con gli psicologi ed esperti in classe per prevenire i segnali precoci di disagio psichico, in collaborazione con lOrdine degli psicologi della Lombardia, diffondere opuscoli sugli stili di vita sani, parlare ai giovanissimi di sesso, affettività e patologie che si possono trasmettere senza luso di contraccettivi.
«Questo protocollo - spiega Landi di Chiavenna - può essere utile a creare una rete tra genitori, figli, insegnanti e istituzioni». È «fondamentale», aggiunge, che i ragazzi fin dai primi anni di crescita «capiscano limportanza di una corretta alimentazione, contro i problemi di anoressia e bulimia oggi così diffusi, e si contrasti il disagio psichico che spesso dà origine a fenomeni di bullismo». Lassessore chiede alle forze dellordine «la tolleranza zero per estirpare la presenza di pusher nei giardinetti vicini alle scuole, tanti presidi ci hanno manifestato le loro preoccupazioni». Per illustrare i pericoli delle droghe, ma non solo, «bisogna parlare ai ragazzi usando il loro linguaggio». Ci proverà per un team di giovani medici e psicologi chiamato a moderare, tra una quindicina di giorni, le attività del Forum virtuale «Salutiamoci» («un abbraccio tra le parole salute e aiutiamoci») dove i ragazzi potranno confessare in forma anonima i loro problemi e disagi e ricevere aiuto. Si accederà al sito attraverso quello del Comune di Milano.
Negli anni della crescita, sostiene la direttrice scolastica regionale Anna Maria Dominici, spesso sono indirizzati ai giovani «messaggi fuorvianti, con mode distruttive e autolesioniste. Abbiamo scelto un antidoto preventivo come rimedio a problemi come anoressia, bulimia, consumo di droga. Dobbiamo recuperare la capacità di parlare e informare i giovani e proporre occasioni per un percorso di crescita positivo».
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