Il virus Commerz contagia Generali e Mediobanca

Il virus Commerzbank contagia Piazza Affari e affossa il settore finanziario. Ieri Unicredit ha ceduto il 3,5%, Generali il 5,3%, Mediobanca il 3,8% e Intesa SanPaolo il 4,7%. L’onda dei ribassi è partita dalla Germania. La notizia che la seconda banca tedesca, Commerzbank, dovrà essere nazionalizzata dallo Stato ha riportato il panico sul settore. Berlino finanzierà un aumento di capitale per 10 miliardi e diventerà il primo azionista di Commerzbank con una quota del 25%.
Immediata la reazione della Borsa: dopo il 13% perso giovedì anche ieri non c’è stata pace per il titolo del gruppo tedesco che ha bruciato un altro 10,7%, portando il calo da inizio gennaio al 29%. Ma il virus Commerzbank si è presto dilagato anche alle altre piazze finanziarie. Il canale di contagio con Generali è diretto: il Leone di Trieste controlla l’8% del gruppo tedesco, quota destinata a scendere al 5,5% per effetto della fusione tra Commerzbank e Dresdner e l’ingresso dello Stato. «Il crollo del titolo in Borsa potrebbe comportare per Generali svalutazioni pari a 100 milioni, stima un analista. Il legame fra i due gruppi non si limita alla sola partecipazione azionaria ma si estende a un accordo nel bancassurance. Commerzbank vende polizze targate Generali tramite la propria rete di distribuzione. Un accordo che assicura a Generali il 4-5% della produzione Vita in Germania. L’alleanza industriale fra i due gruppi però e destinata a non essere rinnovata il prossimo dicembre 2010 quando al posto di Generali subentrerà Allianz. L’assicuratore tedesco, già primo azionista di Dresdner, dopo la fusione sarà socio di Commerzbank con una quota del 14%.
A deprimere Generali ieri si sono aggiunte le bocciature da parte di due primari broker italiani: Intermonte e di Equita Sim che hanno ridotto le stime sugli utili e sul dividendo. A parere degli analisti di Intermonte «i risultati del quarto trimestre soffriranno per l’effetto delle svalutazioni mentre il primi sei mesi del 2009 si presenteranno ancora difficili». Anche Equita parla di svalutazioni, il calo di valore della sola Telco, la holding che controlla Telecom Italia peserà per 350 milioni di euro sull’utile del gruppo. Il broker, inoltre, si aspetta che quest’anno Generali distribuirà un dividendo di 0,45 euro, la metà di quello pagato nel 2007.
Oltre a Generali, il virus Commerzbank a Piazza Affari ha contagiato anche Unicredit. Dopo l’acquisto di Hvb, il gruppo guidato da Alessandro Profumo è molto esposto in Germania da cui genera il 25% del fatturato. Lo stato di salute del concorrente indica che il mercato tedesco sta patendo in modo particolare la crisi finanziaria. Anche Unicredit si trova nel mezzo di un piano anticrisi, che prevede cessioni ed emissioni di bond per rafforzare il patrimonio. Lunedì mattina si incontreranno i rappresentanti delle Fondazioni azioniste, Cariverona, Crt e Carimontesi per definire l’assetto manageriale. In realtà filtrano segnali di stabilità, soprattutto dopo che in questi giorni si era speculato su una possibile fusione con Mediobanca. Rumors più volte smentito dagli interessati perché privo di un senso industriale, ma che anche ieri ha fatto sentire i suoi effetti in Borsa. «Lo sgonfiarsi della speculazione sta deprimendo i due titoli», commenta un analista.


Le buone notizie sul settore potrebbero arrivare a breve. Il ministro Giulio Tremonti ieri durante una manifestazione del Pdl ha detto di attendersi una risposta definitiva della Ue sul pacchetto salvabanche «già in serata».

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