Cronaca locale

Il virus della suina minaccia 104mila bambini

Sono 104mila gli alunni milanesi a rischio per l’influenza suina. Anche se, puntuale e irrevocabile, la prima campanella suonerà lo stesso. L'inizio delle lezioni non sembra, infatti, rimandabile. E se per il momento, complice la chiusura estiva delle scuole, il diffondersi del contagio è stato piuttosto limitato, con l’arrivare dell’autunno i bambini sino ai quattordici anni che si ammaleranno supereranno quota centomila. Si stima che circa due terzi dei ragazzi contrarrà la nuova, temibile influenza, mentre un terzo prenderà quella tradizionale.
Si tratta precisamente del quaranta per cento dei 260mila nostri concittadini che, tra la fine del 2009 e i primi mesi del 2010, verranno colpiti dal virus A/H1N1 e dagli altri tre di provenienza australiana con i quali da qualche anno abbiamo imparato a convivere. «In pratica - precisa il professor Fabrizio Pregliasco dell'istituto di virologia dell'Università degli studi di Milano - una persona su cinque. Un rapporto perfettamente in linea con quello nazionale. In Italia si prevedono, infatti, almeno dodici milioni di influenzati rispetto ai sessanta milioni della popolazione totale».
«Gli ammalati a causa di un'influenza o l'altra nei prossimi mesi - sottolinea il virologo della Statale - saranno indistinguibili. Si stima, comunque, che i due terzi degli influenzati dovrebbero essere attribuibili al nuovo virus». Alle mamme non rimane che sottoporre i figli al vaccino o armarsi di pazienza e di antipiretici. I bambini della nostra città per ora sono stati abbastanza fortunati: da quando il virus è approdato a oggi sono stati ventinove i bimbi sotto i quattordici anni cui è stata diagnosticata l'influenza di tipo A, e solo sette quelli ricoverati negli ospedali cittadini. Fortunatamente nessuno in gravi condizioni. Neanche uno è però stato ricoverato alla De Marchi, la clinica pediatrica d'eccellenza della nostra città. Qui in via Commenda ci sono stati due ricoveri per caso sospetto di influenza da A/H1N1 che poi si sono rivelati infondati, come risulta all'Unità di prevenzione dell'assessorato regionale alla Sanità dove censiscono le persone contagiate. «Al momento i milanesi che hanno contratto il nuovo virus - dichiara la dottoressa Anna Pavan - sono complessivamente 95, dei quali 55 in età scolare. Ed esattamente 29 dagli 0 ai 14 anni e 26 nella fascia d'età successiva che arriva fino ai 18 anni».
«Pochi casi dovuti al fatto che le comunità, asili e scuole sono ancora chiusi» spiega Luisa Maria Nino, referente della Federazione italiana medici pediatri di Milano e Provincia. La dottoressa invita i genitori a pensare al vaccino per l'influenza A senza trascurare tutte le altre vaccinazioni. Raccomanda infatti «di rispettare scrupolosamente il calendario vaccinale, in modo da non correre il rischio che il bambino non possa poi essere vaccinato contro le varie malattie infantili perché influenzato.

È sbagliato avere lo spauracchio dell'influenza A e non preoccuparsi, ad esempio, del morbillo».

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