da Milano
Mal comune mezzo gaudio. Può consolarsi, larchitetto Fuksas, quanto ad accuse di abusivismo edilizio, a Pantelleria, è in ottima compagnia. Tra i casi più eclatanti, nella perla nera del Mediterraneo, quello dellex ministro dellEconomia Vincenzo Visco, proprietario con la moglie di un ex dammuso convertito in villa in uno dei luoghi più suggestivi dellisola, contrada Nicà, quasi a strapiombo sul mare blu notte, nero al fondo per le rocce laviche. Un caso eclatante, quello della villa di Visco, e decisamente «biblico» quanto a tempi della giustizia, visto che dopo una condanna diventata definitiva in Cassazione nel 2001 (dieci giorni di arresto pena sospesa, 20 milioni di ammenda e pagamento delle spese processuali) adesso lex ministro e la moglie, Antonella Dugo, sono sotto processo di fronte al giudice monocratico di Marsala (Trapani) Renato Zicchitella.
Quattordici anni. Tanto è lunga la vicenda giudiziaria che vede Visco nelle scomode vesti di «abusivo». I coniugi Visco acquistano limmobile nei primi anni 90. E nel 94 cominciano le prime contestazioni che riguardano non solo la coppia, ma pure due imprenditori. Sotto accusa, in questo procedimento, un piccolo box adibito alla conservazione delle bombole del gas. La condanna in primo grado arriva nel 99, quella definitiva nel 2001.
Ma nel frattempo si aprono altri casi, legati a parti diverse dellex dammuso convertito in villa: una scala, i buchi per piazzare gli ombrelloni, un masso collocato artificialmente per realizzare un rustico sedile, la modifica del sentiero. Un nuovo processo. Il dibattimento, che ancora una volta vede imputati lex ministro, la moglie e due imprenditori è tuttora in corso.
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