Allora, Visconti, questa risposta di DAlessandro le basta, la soddisfa? «Per niente. Chiederò allassessore di fornirmi risposte più dettagliate sulle strade su cui si è lavorato e si lavorerà. Non si può essere generici. E poi andrò a monitorare personalmente come stanno le strade. Sarà una sorta di contro-monitoraggio».
Seimila, 10mila, o 18mila? Quanti sono gli interventi al mese realmente effettuati dal concessionario sugli 800 km di Grande viabilità?
«Difficile dirlo, alcuni interventi sono stati fatti, altri ancora no. In ogni caso, fossero anche solo 6mila quelli di pronto intervento, mi sembra un numero spropositato. Facendo i conti, 200 al giorno. Visivamente le strade di Roma sono un colabrodo, i numeri lasciano perplessi. Come si legge nella risposta, tutte queste riparazioni sarebbero fatte da pochissime squadre. E non è tutto».
Che cosaltro cè che non la convince?
«Il fatto che in alcuni casi gli interventi sulla viabilità invece di migliorare le cose, le hanno peggiorate. A via Boccea, che percorro tutti i giorni, un avvallamento è stato solo parzialmente riparato, ora è di nuovo disconnesso e più pericoloso di prima. In via del Teatro Marcello, altra strada che faccio tutti i giorni, la striscia di mezzeria è invisibile. Sta così da mesi».
DAlessandro, però, parla di controlli a campione sulla qualità del lavoro, sul rispetto degli impegni.
«Sì, ma quanti controlli? Non si può essere generici e controllare un paio di lavori ogni tanto. Il costo del maxi-appalto è estremamente oneroso. Sono 70 milioni. E sono tutti soldi dei cittadini. Occorre la massima trasparenza sugli interventi e sui risultati».
Ma, almeno, andando a cliccare sul sito www.viabile.it, lutente può rendersi conto dello stato delle strade e del programma dei lavori, così da poter fare delle segnalazioni?
«No, per vedere queste cose serve la password.
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