Fedora Franzè
Unantologica che si presenta come una visione dallalto e in velocità, un viaggio in aeroplano sopra la terra natìa e la geografia intima dellopera tutta di Turi Sottile. Così è la mostra dellartista siciliano nelle sale del Complesso del Vittoriano, visitabile fino 12 novembre, allestita con opere eseguite dal 59 ad oggi. È la storia di una pittura che ha vissuto intensamente alcune fasi cruciali della storia dellarte, restituendone esempi immersi nella sensualità del colore e animati da un segno vibrante: la fase figurativa è rappresentata dallincisività espressionista di un paesaggio di fine anni Cinquanta, da un concertino jazz del 62, dal recupero del segno espressionista tra Matisse e Vlaminck, cambiato di tono e messo al servizio del colore nei primi anni Settanta. Ma nel 69 Sottile realizzava, su laminato plastico, un frottage, tecnica portata poi a notorietà da Mimmo Rotella, da cui emergono due costanti della sua arte: la capacità di precorrere i tempi e la presenza dello spazio prospettico, profondità e rapporto spaziale degli elementi tra di loro. Sembrerà un paradosso per un pittore ormai assestato su un astrattismo minimale. Il fatto è che persino nelle opere degli anni Novanta e dei primi del nuovo millennio - acme della sintesi, pulizia formale estrema - si rintraccia la smania daria, la tensione a uno spazio naturale nel quale gli elementi, sia pure senza corpo, possano ruotare, sovrapporsi e, in ultimo, librarsi. In effetti il volo, lo spazio sterminato che si libera sopra le nostra teste, Sottile li conosce bene. Ad Acireale, dove il padre avrebbe voluto farne un ingegnere, lartista si innamorava della sua terra, della pittura e dellaltezza, precocemente: dipinge sin da bambino e prima ancora della patente di guida otteneva il brevetto da pilota. La Sicilia torna frequentemente ad affacciarsi allimmaginazione; si sente la presenza del vulcano, di quel mare e di quel sole, trasfigurati in atmosfere daria colorata e densa attraversata da saette luminose. Da viaggiatore curioso e generoso il pittore si lascia sedurre pure da altri paesaggi, altre culture, prima fra tutte quella argentina (in Argentina ha lavorato per lunghi periodi), catturando luci e forme, sensazioni tanto rielaborate da lasciare tracce riconoscibili solo nei titoli.
Lesposizione riesce a restituire il senso dei passaggi fondamentali, attraverso le varie stagioni della pittura di Sottile. Dalla «pittura colta» che cita noti capolavori, allastrattismo convulso del segno che si frantuma, per poi placarsi, trovando nella stesura col rullo in gommapiuma una perfetta sintonia tra rapidità desecuzione e rigore.
Complesso del Vittoriano, Via San Pietro in carcere Orario: tutti i giorni 9.30-19.30. Ingresso libero.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.