Nel 1986 si sono eseguiti in Italia i primi interventi in emodinamica per liberare le coronarie, allora nasceva la cardiologia interventistica: poche centinaia di interventi, oggi sono più di 130mila allanno. Il dottor Antonio Colombo, 59 anni, è primario dellunità di emodinamica e cardiologia interventistica dellIstituto scientifico universitario San Raffaele e direttore del laboratorio di emodinamica della Casa di cura Columbus di Milano. Dopo la laurea in medicina ottenuta a Milano nel 1975 e la specializzazione a Parma in malattie dellapparato cardiovascolare, ha trascorso dieci anni negli Stati Uniti: a New York, Los Angeles, allUniversity of California. Al suo rientro in Italia il dottor Colombo ha aiutato a tracciare gli sviluppi della cardiologia interventistica nel mondo, migliorando le tecniche di impianto di stent coronarici. Con il suo team esegue più di 1500 interventi allanno, di cui almeno mille angioplastiche coronariche ed altri sulle carotidi, sullaorta e le arterie renali e degli arti inferiori. Dallo scorso anno il team da lui diretto e dal professor Ottavio Alfieri ha eseguito oltre cento impianti di valvole aortiche con metodiche mininvasive. Da cinque anni alluniversità San Raffaele il professor Colombo dirige un master in cardiologia interventistica. Nel suo reparto (16 posti letto, tre laboratori di emodinamica con angiografo digitale di ultima generazione, un ambulatorio di screening per il trattamento percutaneo delle valvole) si curano tutte le patologie coronariche complesse e le occlusioni croniche totali. Si trattano inoltre le malattie valvolari, le cardiopatie congenite e le malattie primitive del muscolo cardiaco.
Con grande entusiasmo Colombo dice: «Non vi è dubbio che la cardiologia interventistica abbia rappresentato una importante rivoluzione in termini di invasività, di velocità di intervento, di ripresa del paziente, che non necessità di riabilitazione e che lascia lospedale e riprende la sua normale attività solo dopo due giorni dallintervento che non richiede lanestesia. Anche in termini di costi per il servizio sanitario nazionale si passa dai 20-25mila euro di un intervento di by-pass aorto coronarico con circolazione extracorporea agli 8mila per langioplastica. Anche questo tipo di chirurgia mininvasiva ha tuttavia un suo tallone dAchille rappresentato dal numero delle recidive: sono il 15-18 per cento rispetto al 5-10 per cento registrato negli interventi tradizionali. Oggi di infarto si muore molto meno». In molti ospedali italiani si eseguono interventi di emodinamica. Nei Centri più importanti dove si eseguono centinaia di interventi lesperienza e la conoscenza incidono positivamente. La stessa terapia farmacologica di appoggio è frutto della professionalità e dei risultati acquisiti con studi specifici.
«Dopo una angioplastica e limpiego di stent - aggiunge il dottor Colombo - vanno somministrati farmaci antiaggreganti piastrinici per almeno sei mesi per evitare il rischio della formazione di possibili trombi. Ora si è aperto un dibattito: sono sufficienti sei mesi o occorre un anno di copertura con questi farmaci. Alcuni Centri preferiscono protrarre la cura per un anno. Limpiego di stent a rilascio di farmaco di seconda generazione, dove il polimero che veicola il principio attivo è anchesso biodegradabile in quanto ottenuto dallacido lattico, potrebbe rendere sufficiente una copertura di sei mesi. La questione è ancora aperta. Prima o subito dopo lintervento è ora possibile conoscere come il paziente risponde al farmaco antipiastrinico attraverso una analisi di laboratorio che noi già eseguiamo, ma che non è ancora diventata di routine. Questa metodica è importante perché se eseguita in fase precoce consente di modificare la terapia farmacologica». Su queste tematiche si stanno applicando i cardiologi interventisti del San Raffaele. Nuove aree di ricerca riguardano limpianto di cellule staminali autologhe, cioè di midollo osseo dello stesso paziente per la rigenerazione dei vasi coronarici. Altri studi riguardano la stabilizzazione della placca aterosclerotica e la prevenzione della restenosi. Un importante progetto di ricerca a cui lunità di emodinamica del San Raffaele ha contribuito in maniera significativa è rappresentato dallo studio Syntax pubblicato sul New England Journal of Medecine. In questa ricerca langioplastica coronarica è stata messa a confronto con il by-pass aorto-coronarico in pazienti con malattia coronarica complessa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.