Il Museo di Storia della Mezzadria, dedicato allo scrittore e ricercatore senigalliese Sergio Anselmi (Storie di Adriatico, Mercanti, corsari, disperati e streghe, Perfido Ottocento), è ospitato nel convento rinascimentale di Santa Maria delle Grazie fuori dalle mura di Senigallia. Fin dalla sua fondazione nel 1978, Sergio Anselmi (1924-2003), docente di storia economica allUniversità di Urbino, vi raccolse con rigore scientifico tutto quanto documentava il secolare assetto socio-economico e il costume delle campagne marchigiane, arrivando a riunirvi duemila oggetti.
Da sempre centro di incontri, concerti, convegni, conferenze, il Museo adesso espone dal 13 luglio al 13 agosto una serie di immagini in bianco e nero che documentano gli ultimi anni della struttura mezzadrile sulle colline fra i fiumi Misa e Cesano. Le foto, opera del giornalista Mario Carafòli, fissano in un limpido bianco e nero la vita dei campi nellavvicendarsi delle stagioni e dei lavori, dagli anni Trenta agli anni Settanta. Carafòli coglie la sommessa armonia di queste campagne che Montaigne nel Cinquecento descrisse come un giardino, un attimo prima che le trasformazioni sociali ed economiche ne alterassero laspetto, desertificando la collina, come drammaticamente testimonierà laltro grande fotografo marchigiano Mario Giacomelli.
Vita e lavoro sulla collina raccontati in bianco e nero
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.