Lanciò Toto Schillaci dicendo: «grandissimo giocatore di pallone, ma i giocatori di calcio sono diversi...»; parlava di «zona sporca» di «pressing feroce» e di «aggredire gli spazi». Franco Scoglio, tecnico atipico morto lo scorso anno per un malore durante una trasmissione a Primocanale, è ora raccontato in un libro dal giornalista di «La Repubblica» Gessi Adamoli. Si intitola «Chiamatemi Professore. Vita, morte e miracoli di Franco Scoglio», ha una prefazione del campione del mondo Fulvio Collovati ed è edito da De Ferrari. Proprio Collovati ricorda: «Mi ha ridato entusiasmo, grazie a lui la mia carriera si è allungata di 4 anni». Da molti amato e idolatrato, da qualcuno forse odiato, Scoglio è comunque stato l'allenatore che più di ogni altro ha lasciato il segno negli ultimi 40 anni di storia del Genoa. Il libro ripercorre le gesta del tecnico di Canneto di Lipari, partendo dagli anni di Messina fino all'approdo in Liguria.
C'è anche un documento inedito: la trascrizione in forma stenografica, del contenuto di una cassetta segreta, un lungo e colorito sfogo del Professore. Il libro sarà presentato oggi alle 18 presso la Libreria Feltrinelli di via XX Settembre.Vita, morte e miracoli: ecco il professor Scoglio
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