La vita è sogno, in tredici scene

Un coro di voci, di corpi, di occhi guizzanti che avanza dal fondo della scena verso lo spettatore, che si impone alla vista come una domanda che pretende risposta. È un estratto da L'Elogio della pazzia di Erasmo da Rotterdam a fare da prologo a La Vita è Sogno, liberamente tratto da Calderón de La Barca, che indaga il tema del conflitto che permea la vita dell'uomo diventando trama della sua esistenza. Dal ritmo incalzante del prologo ci si ritrova proiettati ad assistere alla costrizione e al monologo di Sigismondo, il protagonista, che a torso nudo, avvinto e intrappolato da teli bianchi che sembrano imprigionarlo ma forse anche proteggerlo, che vorrebbe lacerare e a cui forse non resiste alla tentazione di aggrapparsi, si interroga su un destino avverso. Un collage di tredici scene, che in un'atmosfera emozionante tra oscuri presagi, menzogne e prigionia, amore e lealtà, vede intrecciarsi le vicende del protagonista e dell'infelice Rosaura, di Clotaldo precettore di Sigismondo e del re Basilio, in una sorta di catarsi non priva di conflitto, che porterà il protagonista «un uomo tra le fiere, una fiera tra gli uomini», a essere uomo tra gli uomini, testimonianza che il destino di ognuno è determinato dalla propria volontà. Il progetto ha visto la collaborazione del Laboratorio Arti della Scena dell'Università degli Studi, dell’accademia di Brera e della scuola di recitazione del Centro Teatro Attivo. «Non è stato facile cogliere l'attualità di un testo scritto secoli fa che pareva così lontano nel tempo e distante dalle nostre esperienze quotidiane», spiega Giorgio Secoli, che interpreta Sigismondo. «Ma di volta in volta, abbiamo compreso che il tema del processo di crescita con cui ognuno di noi si scontra quotidianamente, così come accade al protagonista è un tema costante anche delle nostre vite. Come Sigismondo, anche noi avvertiamo il senso di prigionia che deriva dalla sensazione di vivere in una serie di schemi che spesso non si comprendono.

Solo quando ci si assume la responsabilità di questi schemi allora si è liberi».
La vita è sogno
da domani a domenica ore 21
CRT Salone via Ulisse Dini 7
ingresso 10 euro
prenotazione obbligatoria 02.2663973 - 02.2666450

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