Cultura e Spettacoli

La vita di Vasco secondo... Vasco E il 24 novembre esce "La versione"

A Vasco Rossi è venuta voglia di scrivere la storia della propria vita, ovviamente a modo suo. E così è nata "La versione di Vasco", l'autobiografia che uscirà il 24 novembre per Chiarelettere. Il libro, annunciato su Facebook con la solita mitragliata di "mi piace" e commenti dei fan, è già prenotabile online

La vita di Vasco secondo... Vasco  E il 24 novembre esce "La versione"

Neanche a dirlo, lui stava per mettere online pure il primo capitolo. Tutto intero. Non solo la copertina della sua autobiografia che a ciel sereno lui ha deciso di annunciare, naturalmente su Facebook e naturalmente innescando la solita mitragliata di commenti e «mi piace». Se qualcuno non l’avesse fermato in tempo (potenza della sua portavoce Tania Sachs) Vasco Rossi avrebbe svalvolato tutte le procedure promozionali di qualsiasi libro, immancabilmente costruite con un lento stillicidio di annunci ed esangui anticipazioni.

Insomma, gli è venuta voglia di scrivere la storia della propria vita, ovviamente a modo suo quindi non partendo dal solito “sono nato il giorno tal dei tali”. E allora ha srotolato La versione di Vasco, che uscirà il 24 novembre per Chiarelettere a prezzo umano (14 euro, ricavato devoluto alla comunità di Don Ciotti) e già prenotabile online. Chi l’ha seguito da vicino, spiega che Vasco ha scritto di getto, con passione, incasellando i suoi quasi sessant’anni in capitoli imprevedibili persino in chi dell’imprevedibilità esistenziale ha fatto un vanto. E c’è da immaginarlo, in questi mesi di malattia e isolamento e clippini su Facebook, mentre accatasta un foglio dietro l’altro all’inseguimento a ritroso di ciò che è stato e, soprattutto, del perché e del percome è stato. Di certo, Vasco Rossi è uno dei personaggi che negli ultimi trent’anni sono stati più sbranati dalla cronaca, vivisezionati da giornalisti e giornalai, spolpati dai sospetti, dalle illazioni e pure dall’amore talebano di uno sproposito di fan. Si è detto tutto, salvo dettagli. O almeno si crede. E comunque poco importa. La Versione di Vasco non è la semplice autobiografia di uno dei cantati italiani più amati di sempre. Sarà più che altro la fenomenologia di Vasco. E promette (o rischia) di avvicinarlo molto a quella di Barney Panofsky (dal bel libro di Mordecai Richler, citato non casualmente), un eroe amorale che con le sue scelte istintive, magari confuse ma comunque autentiche, disegna una sensibilità che la musica rende solo in parte e che già dalla copertina si inizia a intuire: rossa e blu. Rossa come la passione e l’imbarazzo.

Blu, insomma, come l’evasione, quella che, si spera ma non è sicuro, porta finalmente alla pace.

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