Viterbo - Colpo di scena nelle indagini sulla vicenda del neonato caduto dal primo piano di un appartamento. Gli agenti della squadra mobile stanno eseguendo un provvedimento di arresto nei confronti di un parente di secondo grado (una cugina) del piccolo. L’accusa è quella di "tentato omicidio".
Il fermo "Abbiamo arrestato per tentato omicidio - spiega la mobile - una componente del nucleo familiare del bambino, una parente di secondo grado, una ragazza, che era in casa con la mamma e la nonna. Nel momento in cui le due donne erano nell’altra stanza è successo qualcosa" per cui la ragazza, che non è minorenne, avrebbe preso il neonato e l’avrebbe fatto cadere giù. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti ci sarebbe anche quella di un raptus. Gli agenti faranno comunque intervenire di supporto alcuni specialisti, anche se non risulterebbero al momento precedenti di malattia o disagi, ma la disamina e l’ascolto dei parenti, tutti sotto shock, è ancora in corso, e le indagini proseguono.
La tragedia Un neonato di quindici giorni è precipitato poco prima delle 13 da una finestra al primo piano di un palazzo di via Monte Bianco a Viterbo, dove abitano i nonni. A dare l’allarme è stato una vicina di casa che ha visto il neonato disteso a terra.
Condizioni molto gravi È immediatamente accorsa un’ambulanza del 118, che ha trasportato il neonato in ospedale.
I medici, constata la gravità delle condizioni, lo hanno intubato ed hanno disposto il trasferimento in elicottero al policlinico Gemelli di Roma. Le forze dell’ordine stanno ricostruendo l’episodio. La madre del piccolo e i nonni sono sotto choc e vengono assistiti dagli psicologi dell’Asl. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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