«La ricerca non è solo un aspetto del domani, ma il cuore delleconomia del futuro». È il messaggio lanciato ieri ai giovani da Roberto Vittori, astronauta dellAgenzia Spaziale Europea (Esa) e colonnello pilota dellAeronautica Militare, in un affollato incontro organizzato nella capitale al quale hanno partecipato ragazzi di licei classici, scientifici, tecnici e artistici di Roma, Bergamo, Forlì, Latina, Napoli e Afragola.
Fra il pubblico anche i 40 studenti di Vittori, perché lincontro è stato anche la prima lezione del corso di Missioni umane nello spazio, istituito dalla Scuola di Ingegneria Aerospaziale delluniversità La Sapienza, il primo del genere mai tenuto in Europa e il primo al mondo nel quale linsegnante è un astronauta.
Una lezione indubbiamente originale, intitolata «Spazio al tuo futuro» e fatta di tantissime testimonianze di protagonisti dello spazio, dal mondo della ricerca a quello dellindustria, alle grandi organizzazioni internazionali, alle istituzioni, con il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini e il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra. Ai giovani Casini ha augurato «uno spazio che parli italiano» e, insieme con Gasbarra, ha guardato con favore alla possibilità che il nostro paese diventi la sede del sistema di navigazione satellitare europeo «Galileo».
«LItalia è in deficit di ricerca», ha rilevato il presidente della Camera e la possibilità di avere in Italia e nel Lazio la sede del sistema di navigazione satellitare Galileo europeo, potrebbe aprire importanti possibilità per le giovani generazioni».
Su un grande schermo scorrevano le immagini della Stazione Spaziale Internazionale e dellultima missione di Vittori, Eneide, nella quale nellaprile scorso lastronauta ha portato sulle stazione orbitale 22 esperimenti di università, centri di ricerca, piccole e grandi aziende italiani. Nella sala, il modellino della stazione spaziale, quello del primo satellite della costellazione Galileo e la Monna Lisa digitale dellartista russo George Pusenkoff, lopera che Vittori ha portato con sé nella missione Eneide.
Sullo sfondo la musica degli Equ, scritta per la missione di Vittori da un gruppo di giovani romagnoli. «Oggi - ha detto lastronauta - è doveroso anche salutare coloro che hanno contribuito alla missione Eneide, ossia Difesa, Esa, Regione Lazio e Filas».
E indicando le immagini della stazione orbitale, Vittori ha aggiunto: «già oggi lo spazio fa parte del nostro mondo quotidiano, e lorizzonte della tecnologia è la Stazione Spaziale Internazionale, dove è possibile fare ricerca, scienza e sviluppare tecnologie e che tutti voi che siete qui - ha proseguito rivolto ai giovani - potrete vivere da protagonisti».
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