Prima vittoria giudiziaria per Novi

Prima vittoria giudiziaria per Novi

È stato condannato al pagamento di una pena pecuniaria di duemila euro, Ignazio Messina, amministratore delegato dell’omonima compagnia di navigazione, a processo con l’accusa di diffamazione aggravata a mezzo stampa nei confronti di Giovanni Novi, ex presidente dell’Autorità portuale. Il giudice Nicoletta Cardino, inoltre, ha condannato Messina al risarcimento del danno morale subito da Novi, col pagamento di 40 mila euro.
Il processo era nato nel 2007 a seguito delle dichiarazioni di Messina che accusava Novi di non aver reso nota la bocciatura del progetto originario del riempimento del molo Ronco-Canepa, la qual cosa avrebbe procurato gravi danni alla compagnia armatoriale. Messina inoltre avrebbe accusato Novi di cercare di far ricadere «su inesistenti richieste della nostra azienda il maggior costo dell’opera e la necessità del nuovo progetto».
In merito al mancato riempimento del molo Ronco-Canepa, Messina aveva commentato che «ciò è accaduto o per l’incapacità programmatoria di un’autorità portuale dove il presidente fa polemiche senza approfondire i propri impegni o perché aveva maggiori interessi a favorire altri operatori».

Novi si era costituito parte civile nel processo e, tramite l’avvocato Cesare Manzitti, aveva chiesto al giudice un equo risarcimento, da stabilire in una cifra che tenga conto della gravità delle dichiarazioni e del rilievo pubblico che Novi ricopriva in quel periodo.

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