Come «vivere nel lusso» in rassegna a Mosca

Si è aperta ieri, a Mosca, la «Millionaire Fair». Una straordinaria rassegna che l'anno scorso era stata collocata ad Anversa, in Belgio, La città dei diamanti. Un evento, come dice la locandina di presentazione, per mettere in evidenza tutto ciò che serve a vivere circondati dal lusso. Centocinquanta gli espositori, e si va dai gioielli alle auto, dagli aerei privati alla cosmetica più impensabile, dagli orologi all'arredo. Fa notizia che l'unico espositore in quest'ultimo settore sia la «Provasi» di Seregno, con tutta una serie di letti, divani e mobili unici che hanno conquistato la jet-society in ogni parte del mondo, con buona pace dell'arredo di design che quando si parla di vero lusso trova ben poco gradimento. Trentamila visitatori, provenienti da Mosca e dalle sue regioni, dal Kazakhstan, Ucraina e Stati del Baltico, sono il numero minimo previsto dali organizzatori, che fanno capo a riviste esclusive come Bazaar, Esquire, Rob Report. Presentazione in anteprima della nuova Mercedes classe S, e serate dedicate alle nazioni dove gusto e lusso si legano per tradizione. Così la notte italiana, «100% la dolce vita», quella dedicata al glamour francese, «Lifestyle à la carte», quello dello «swinging» londinese con un party che vede protagonista il sindaco di Londra. Il lusso e il suo concetto è in effetti quello sul quale i responsabili delle aziende puntano, credendo che in un immediato futuro possa garantire le maggiori possibilità di successo. D'altra parte con la crescita del benessere il lusso non è più un privilegio di poche persone, e dall'altra in un mercato così massificato è un valore aggiunto capace di creare le differenze. Ma lusso è anche andare contro corrente, è fruire di valori riservati a pochi, di piaceri personali che ci procurino benessere. Così nella casa il lusso non sta soltanto nel divano ricco e particolare, ma anche nell'avere un bagno con una Jacuzzi a piscina, di godere delle più raffinate tecnologie dell'home theater, di possedere un quadro o una scultura catalogata e firmata da un grande artista. La mostra moscovita impressiona sia per la merceologia esposta sia per la qualità dei visitatori che per il loro numero, impensabile fino a pochi anni fa in una zona del mondo sì vasta, ma alle prese con infiniti problemi.

La rassegna chiude mercoledì ed è già stato fissato il luogo per il prossimo anno: non poteva essere che Shanghai.

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