«Un vizietto che umilia noi donne»

RomaIl giorno in cui è scoppiato l’affaire Marrazzo sono state molte le donne che hanno guardato negli occhi il proprio marito e gli hanno chiesto se si era mai sentito attratto da un trans. Onorevole Alessandra Mussolini che cosa sta succedendo nel rapporto tra i due sessi?
«Siamo di fronte ad un’ulteriore vendetta dell’uomo che mortifica la donna, anzi la cancella, l’annulla. Scegliere un trans è un modo per dire non ho più bisogno di una donna, ne faccio a meno e la punisco».
Punire perché?
«Perché lavora, perché diventa madre, perché autonoma e indipendente. Così l’uomo la scarta come partner sessuale completo. Non voglio giudicare né fare del moralismo ma non credo che possiamo cavarcela liquidando la questione come fosse una semplice perversione. Interroghiamoci. Vedo decine di trans davanti a circoli prestigiosi: se c’è tanta offerta evidentemente c’è tanta richiesta».
I trans possono dare all’uomo quello che le donne non sanno o non possono dare?
«Certamente in loro trovano una somiglianza, un’assonanza. Ma non c’è giustificazione: è una scelta patologica che è sempre legata alla sopraffazione. L’uomo vuole annichilire la donna. Penso ci sia un’omosessualità latente che non si ha il coraggio di esprimere e questo in qualche modo mi sorprende».
In che senso?
«Ho sempre pensato che l’uomo rispetto al sesso fosse più semplice della donna invece lo vedo sempre più contorto e complessato. Anche nella reazione di Marrazzo, quando è stato scoperto, è emersa una fragilità, una debolezza, una confusione totale».
È una scelta legata anche al fatto di ricoprire un ruolo di potere?
«No è assolutamente trasversale. La molla del sesso non funziona più con le donne e allora si cerca il trans che è una caricatura grottesca della figura femminile proprio per annullarla».
Lei parla di annullamento. Anche lo stupro non è un modo violento per cancellare l’identità della donna?
«Certo. E la violenza sulle donne è in continuo aumento. Nello stupro la tratti come un oggetto non c’è dialogo, non c’è confronto».
Ancora uomini che odiano le donne, allora. E le donne che cosa dovrebbero fare?
«Noi donne non dobbiamo farci perdonare nulla. Come quando una donna veniva violentata e si cercava di far ricadere la colpa su di lei. Adesso si dirà che gli uomini vanno coi trans perché noi siamo troppo aggressive. No, la risposta è un’altra».
Quale?
«Gli uomini hanno problemi di identità sessuale e noi diamo fastidio.

Con la donna si va a cena e si fanno bei discorsi e il sesso si fa coi trans. Ma non siamo noi a dover retrocedere».
E se succedesse a lei?
«Non sarei in grado di perdonare, di accettare il tradimento. Quello con una donna forse. Ma una cosa del genere no, non ce la farei a superarla».

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