Il vizio della sinistra: usare la Ue per attaccare il governo

da Roma

Vent’anni fa, Guido Carli ricorreva al «vincolo esterno» per riuscire ad introdurre in Italia le riforme che, altrimenti, non passavano in Parlamento. Ora quel «vincolo esterno» che ha permesso all’Italia di aderire al Trattato di Maastricht, e poi all’Unione monetaria, funziona ancora. Ma al contrario.
L’opposizione cavalca l’Europa per frenare le riforme che il governo vuole introdurre. Un’Europa che, spesso, viene coinvolta in modo strumentale. Due casi, su tutti: rifiuti e immigrazione.
La Commissione europea ha già avviato le procedure per una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia sui rifiuti. Ma i contenuti di questa procedura sono legati proprio al mancato smaltimento dei rifiuti. Non sugli interventi che il governo ha varato nel consiglio dei ministri della settimana scorsa a Napoli.
Nonostante ciò, l’altro giorno nell’edizione online della rivista Valori della Banca Etica compaiono indiscrezioni che la Commissione europea avrebbe espresso perplessità sul provvedimento d’urgenza del governo. Soprattutto per le deroghe contenute nel decreto alle varie normative oggi esistenti.
Deve intervenire il responsabile della Direzione Ambiente della Commissione europea per dire che Bruxelles non ha ancora assunto alcun parere sul provvedimento. Ed anzi, funzionari italiani hanno rilevato come la commissione abbia ben chiara la gravità della situazione rifiuti in Campania.
Analogo «vincolo esterno» alla rovescia si riscontra sul problema dell’immigrazione. L’Europa non ha ancora adottato una normativa comune sull’argomento. In diversi consigli europei, però, si è raccomandato agli Stati membri di controllare il flusso di immigrati clandestini. Ed ora, a Bruxelles, Italia e Spagna stanno conducendo una battaglia comune sul freno all’immigrazione clandestina. È probabile che il lungo iter legislativo venga concluso con il semestre di presidenza Francese (inizia il 1° luglio). Sarkozy, infatti, ha messo il tema dell’immigrazione al primo posto del semestre di presidenza francese. E con progetti e misure che ricalcano il decreto varato dal governo.
Nonostante ciò, l’opposizione sostiene che l’Europa è contraria al progetto italiano in quanto in contraddizione con le linee guida comunitarie. Linee guida che non esistono a livello generale.


Il risultato è che se una procedura d’infrazione è in corso è quella sulla mancata raccolta di rifiuti in Campania. Una procedura che solo oggi la sinistra scopre; anche se la Commissione l’ha avviata durante il governo Prodi.

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