Vobbia, Apicella le «suona» a Mendace

A Vobbia sono in due a cantare vittoria. Non solo il neo sindaco Andrea Apicella che lunedì ha compiuto 31 anni e, dai vobbiesi, ha ricevuto come regalo di compleanno le chiavi del Municipio. Anche Pier Enrico Mendace gioisce della performance elettorale terminata con un 225 a 65. Una distanza enorme tra gli unici due candidati che si sono così divisi i 311 voti del paese (tra i quali 21 schede bianche o nulle) su 428 elettori. Quasi una maggioranza bulgara per Apicella, impiegato della provincia, che con queste elezioni è salito di gradino: da vice sindaco di Savignone (nella giunta guidata da Antonio Bigotti) a primo cittadino di Vobbia prendendo il posto di Ennio Beroldo che non si è ripresentato. «Il nostro programma si pone in linea di continuità con l'ottimo lavoro svolto dall'amministrazione uscente», ha ripetuto più volte il neo sindaco in campagna elettorale portata avanti con lo stesso slogan di Beroldo: «Vobbia vuole vivere». E se Apicella è riuscito a superare il già notevole 69 per cento di 5 anni fa, anche Mendace (consulente industriale logistico e fondatore di un consorzio di imprese con sede a Londra) si dichiara «più che soddisfatto» col 22,41 per cento ottenuto dalla lista «Voce di Vobbia».

«Considerato che era la prima volta che la nostra lista si presentava e ora avremo 4 consiglieri in municipio non è andata poi così male», spiega infatti Mendace che da pochi anni si è trasferito in paese attirato dalla bellezza del posto.

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