Tutta colpa delle voci, della paura che ti prende quando senti tutti i giorni parlare di crisi, crollo dei mercati, soldi a rischio. Succede così che la più grande banca della Lettonia, Swedbank, sta cercando in tutti i modi di scongiurare la corsa allo sportello dei suoi correntisti dopo le voci che hanno parlato di un imminente fallimento dell'istituto di credito, per problemi di liquidità in Estonia e Svezia. Maris Mancinskis, numero uno della banca in Lettonia, ha liquidato come «assurdi» i rumors circolati nei giorni scorsi che hanno creato di fronte ai bancomat file anche di 50 persone. Kristine Jakubovska, portavoce di Swedbank, ha affermato che i depositanti hanno ritirato 24 milioni di lat (38 milioni di euro), ovvero circa l'1,5% di tutti i depositi in banca. Non molto ma quanto basta per preoccuparsi.
Swedbank ha superato gli stress test dell'Autorità bancaria europea a luglio. Il ramo lettone di Swedbank detiene un patrimonio di 3,8 miliardi di lat (5,4 miliardi di euro) e quasi un quinto degli attivi bancari del Paese.
La decima banca della Lettonia, Latvijas Krajbanka, è stata nazionalizzata il mese scorso dopo che i regolatori hanno scoperto frodi massicce che sarebbero state condotte dal precedente proprietario della banca, l'uomo d'affari russo Vladimir Antonov. I correntisti sono stati privati di accesso ai loro fondi per giorni. Tre anni fa la seconda banca del Paese, Parex Bank, è entrato default tecnico.
Il panico si è così impadronito dei correntisti nonostante la solidità della banca e le assicurazioni dei suoi vertici e il timore adesso è che le file si moltiplicano a macchia dolio rendendo così reale quella che è solo unipotesi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.