P er il Milan che oggi vola a Istanbul e va incontro alla sagoma grifagna del Liverpool verso la decima finale di coppa Campioni della sua prodigiosa carriera, arriva lincitamento di Silvio Berlusconi. Sulla carta intestata del club non è più il presidente ma resta il suo decisivo azionista oltre che lispiratore riconosciuto di un ciclo unico. «E io, come tutti i milanisti, tengo alla tradizione europea del club e al mio record» segnala il premier appena sbarcato dallelicottero, di tuta blu vestito, la divisa dei suoi giorni spensierati vissuti a Milanello.
In due ore sottratte alla sua domenica colma di impegni, Silvio Berlusconi ha il tempo per ottenere da Adriano Galliani la documentata relazione sullo stato di salute del gruppo, rivolge quesiti a Braida e Ramaccioni che lo scortano mentre assiste allallenamento prima di dedicarsi alla sua azione di gran motivatore del gruppo. Lo fece a Manchester, nelle ore che scandirono la finale con la Juve, lo fece prima di Atene 94 quando la coppa stravinta col Barcellona coincise col suo primo incarico governativo. Più che un appuntamento, è una tradizione. «Sono qui per esprimere un auspicio, vincere la quinta coppa della mia gestione» spiega didascalico il premier ai microfoni di Milanchannel, lunica Tv ammessa nel collegio, chiuso a tifosi e giornalisti.
Con i finalisti riuniti in conclave dentro lo spogliatoio principale del collegio di Carnago, in un silenzio religioso, il presidente può soffermarsi con Shevchenko, chiedergli del figlio e della frattura al viso, dialogare con Paolo Maldini che è la memoria storica del gruppo, e alla fine ricordare la missione e la vocazione del club. «Portiamo in giro per lEuropa e nel mondo il nostro marchio di fabbrica: vincere e convincere. Dobbiamo essere padroni del gioco per affermarci ancora», ripete ad Ancelotti che gli riferisce ogni dettaglio della preparazione decisa per loccasione. «Allo stadio, il Milan godrà di un appoggio speciale, i tifosi turchi saranno tutti dalla nostra parte» sostiene ancora Berlusconi che ha uno speciale feeling col presidente di quel Paese, «già sindaco di Istanbul e col quale ho organizzato una lunga colazione di lavoro per discutere di alcuni problemi politici» rammenta il premier prima di indicare la via maestra da battere mercoledì sera.
In campo si presentano dieci coppe dei Campioni, tra Milan (sei) e Liverpool (quattro), «due squadre allavanguardia» è il suo giudizio che non saffida solo allalmanacco. «Il Liverpool è un avversario vigoroso ma con un coefficiente tecnico inferiore al nostro, dovremo sfruttare questa superiorità» insiste Berlusconi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.